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Canada, G7 coeso nel proteggere l’Ucraina: “Sostegno incondizionato”

Pubblicato: 14/03/2025 23:42

Segnali di coesione e diplomazia al G7 dei ministri degli Esteri, riuniti in Canada presso l’Hotel Fairmont Le Manoir Richelieu. Nonostante le premesse poco incoraggianti, che avevano fatto temere l’assenza di un documento conclusivo per le tensioni tra Stati Uniti ed Europa, i rappresentanti dei Sette Grandi hanno trovato un’intesa che rafforza l’immagine di unità internazionale in un contesto geopolitico complesso.

A giocare un ruolo decisivo è stata la mediazione del Paese ospitante, desideroso di evitare che il primo vertice sotto la sua presidenza si chiudesse senza risultati tangibili. Dopo giorni di confronti serrati, il vertice ha partorito un documento comune che ribadisce il sostegno incondizionato all’Ucraina, pur con qualche limatura lessicale: la richiesta alla Russia di cessare le ostilità è stata mantenuta, ma con la formula “a parità di condizioni”, attenuando il tono più rigido di precedenti bozze.

Sul dossier israelo-palestinese, un’intesa delicata

Un altro passaggio complesso ha riguardato la situazione in Medio Oriente, in particolare nella Striscia di Gaza. Il riferimento alla soluzione “due popoli, due Stati” è stato accantonato, sostituito da un più generico impegno a sostenere “un orizzonte politico per i palestinesi”. Una scelta di equilibrio che ha richiesto un compromesso tra le diverse sensibilità presenti al tavolo.

Il ministro italiano Antonio Tajani, intervenuto a margine dell’incontro, ha espresso soddisfazione per l’esito dei lavori, ribadendo l’importanza di un G7 compatto. “Abbiamo inviato un segnale forte sia sull’Ucraina sia sulla pace in Medio Oriente”, ha dichiarato.

Dialogo tra Italia e USA: focus su dazi e diritti umani

Nel corso del vertice, Tajani ha avuto un bilaterale con il segretario di Stato americano Marco Rubio, al debutto in un G7. Il colloquio è stato definito “costruttivo” e ha toccato temi economici e umanitari. Il ministro ha proposto una linea di dialogo sui dazi commerciali, sottolineando come Europa e Stati Uniti debbano lavorare in sinergia.

Durante l’incontro, è stata inoltre sollevata la questione dei prigionieri politici italiani in Venezuela, con un focus particolare sul caso del cooperante Alberto Trentini, detenuto da novembre. Tajani ha chiesto l’intervento diplomatico degli Stati Uniti per favorirne il rilascio, assicurando che la questione resta una priorità nelle relazioni internazionali.

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Ultimo Aggiornamento: 15/03/2025 10:10

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