
Tensioni diplomatiche tra Italia e Russia: nuove accuse da Mosca dopo le parole di Mattarella
Le relazioni tra Italia e Russia si fanno sempre più tese dopo il nuovo attacco verbale della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in risposta alla convocazione dell’ambasciatore russo a Roma, Alexey Paramonov, da parte della Farnesina. Il motivo? Le ripetute dichiarazioni offensive rivolte al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che hanno sollevato una ferma reazione diplomatica italiana.
Zakharova, intervenuta sulle pagine del quotidiano russo Izvestia, ha definito la reazione italiana un’azione “inutile” e insinuato che si tratti di una strategia per distogliere l’attenzione da problemi interni. Non è mancata una velata minaccia, con la portavoce che ha affermato: “Lo vedrete più avanti”, facendo riferimento al discorso di Mattarella a Tokyo sull’uso delle armi nucleari e sulle responsabilità della Russia nella proliferazione della narrativa atomica.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, presente al G7 in Canada, ha espresso sdegno per gli attacchi ripetuti al Capo dello Stato, definendoli “inaccettabili e dannosi per il dialogo internazionale”. Tajani ha inoltre ribadito che l’Italia non è in guerra con la Russia e non ha mai autorizzato l’uso di armi italiane sul territorio russo.
Anche altri esponenti del governo e dell’opposizione sono intervenuti a sostegno di Mattarella. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha sottolineato che attaccare il Presidente equivale ad attaccare l’intero Paese, mentre il vicesegretario di Azione, Ettore Rosato, ha definito le parole di Mosca “provocazioni gravi e minacciose”, auspicando invece delle scuse ufficiali.
Dall’altra parte, l’ambasciatore Paramonov ha difeso la posizione russa, parlando di “legittima difesa diplomatica” contro affermazioni considerate offensive per il popolo russo e accusando l’Italia di alimentare un clima ostile nei rapporti bilaterali.
In un contesto internazionale già segnato da forti tensioni, l’episodio rischia di compromettere ulteriormente le relazioni tra Roma e Mosca, mentre la diplomazia italiana cerca di mantenere il dialogo aperto, senza rinunciare alla fermezza nel difendere le proprie istituzioni.