Iga Swiatek esce di scena a Indian Wells con una sconfitta che ha lasciato il segno, non solo per il risultato, ma anche per un episodio controverso che ha attirato l’attenzione di tutti. La polacca, ex numero uno del mondo, è stata eliminata in semifinale dalla giovane russa Mirra Andreeva, 17 anni, che continua a sorprendere nel circuito WTA.
Andreeva ha trionfato con il punteggio di 7-6 (1), 1-6, 6-3, conquistando così un posto in finale contro Aryna Sabalenka, che aveva avuto la meglio su Madison Keys.
La sconfitta di Swiatek e il gesto nei confronti del raccattapalle
La partita, purtroppo, ha registrato un episodio poco edificante. Dopo aver dominato il secondo set e pareggiato il punteggio, la polacca ha subito una netta battuta d’arresto nel terzo. In un momento di evidente frustrazione, Swiatek ha ricevuto una palla da uno dei raccattapalle, ma invece di prenderla con calma, l’ha colpita con forza, sfiorando il giovane addetto e spedendola sugli spalti.
>Iga Swiatek hitting ball at ball kid pic.twitter.com/DGdoIG6hc1
— Truth Enjoyer (@m0chul) March 15, 2025
Un gesto assurdo che ha suscitato il disappunto del pubblico, che ha reagito con fischi. Non è finita qui: la Swiatek ha continuato a protestare con la giudice di sedia, accusando i raccattapalle di muoversi in maniera troppo invadente e di distrarla durante il servizio dell’avversaria.
Mirra Andreeva: una giovane promessa in vertiginosa ascesa
Nonostante le polemiche, Andreeva ha brillato per la sua qualità. La giovane russa sta vivendo un momento magico, ed è approdata alla sua seconda finale consecutiva in un torneo WTA 1000, dopo il trionfo a Dubai. Andreeva continua a confermare il suo talento, guadagnandosi sempre più un posto tra le protagoniste del tennis mondiale.
Le ripercussioni per Swiatek
Per Iga Swiatek, la sconfitta rappresenta un duro colpo. Non solo per il risultato, ma anche per il comportamento che ha sollevato preoccupazioni in merito a possibili provvedimenti disciplinari. La frustrazione mostrata in campo potrebbe portare a conseguenze per la polacca, che rischia di dover fare i conti con il proprio comportamento.