Vai al contenuto

Donna morta in casa nel comasco, forse non è stato suicidio. Il compagno sottoposto al test del dna

Pubblicato: 16/03/2025 14:44

Ci sono diverse incongruenze e comportamenti ambigui che suscitano dubbi sulla morte di Ramona Rinaldi, avvenuta il 21 febbraio a Veniano, nel Comasco. Inizialmente, si era ipotizzato un suicidio, dato che il suo corpo era stato trovato con la cintura dell’accappatoio al collo nel bagno di casa. Tuttavia, le indagini si sono orientate su altre ipotesi.

Martedì, i carabinieri del Ris hanno eseguito dei rilievi nell’appartamento dove la donna viveva con il compagno, Daniele Re, trentiquattrenne, che era stato il primo a lanciare l’allarme. Nello stesso giorno del sopralluogo, la procura ha aperto un’indagine a suo carico, ipotizzando i reati di omicidio e maltrattamenti in famiglia. In quelle ore, il fidanzato risultava irreperibile.

Nei giorni successivi, è stato sottoposto a un test del DNA, dopo aver inizialmente rifiutato di sottoporsi all’esame. Gli inquirenti stanno anche esaminando il passato del trentenne: alcuni mesi prima si era licenziato, e gli era stato revocato il permesso per detenere un’arma da fuoco per uso sportivo. Alcuni conoscenti lo avrebbero descritto come una persona in un periodo particolarmente difficile.

Nel frattempo, in attesa dei risultati dell’autopsia, è stata autorizzata solo la sepoltura, ma non la cremazione, per lasciare aperta la possibilità di eseguire ulteriori esami in futuro.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure