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Sandro Giacobbe si toglie la parrucca a Domenica In e parla del tumore

Pubblicato: 16/03/2025 17:03

Sandro Giacobbe è stato ospite di Mara Venier a Domenica In e ha parlato apertamente della malattia che oggi lo costringe a muoversi su una carrozzina. Affetto da tumore, l’artista ha spiegato che i medici gli hanno sconsigliato di camminare a causa di un problema all’anca e a una parte del femore. Nonostante le cure, la situazione non è migliorata come sperato: “Non posso più camminare”, ha raccontato. Durante l’intervista, Giacobbe si è anche tolto la parrucca, che ha soprannominato affettuosamente “Teresa“.

Le parole di Sandro Giacobbe “Dal 6 gennaio non sono più uscito di casa per evitare che mi fotografassero in carrozzina”, ha spiegato il cantante. “Ora però sento il bisogno di condividerlo pubblicamente”, ha aggiunto. Giacobbe ha raccontato che i medici gli hanno raccomandato di non stare in piedi a causa del rischio di rottura del bacino. È stato raggiunto in studio dalla moglie, Marina Peroni, che ha parlato del loro percorso insieme, iniziato nel 2010. “Sandro si è ammalato nel 2015 e per molto tempo le cose sono andate bene, ma a ottobre dell’anno scorso la situazione è peggiorata. Ho dovuto parlare con uno psicologo, avevo paura di non riuscire ad affrontare tutto, ma siamo andati avanti con serenità”, ha raccontato. Quando le è stato chiesto chi fosse “Teresa”, Giacobbe ha risposto con un sorriso: “Teresa è la parrucca. Un tempo ero ossessionato dalla mia immagine, ma ora vedo le cose diversamente”.

Il cantante ha scherzato dicendo: “La carrozzina è la mia Ferrari, cerco di sdrammatizzare”.

“Stare qui è vita, non bisogna perdere la speranza” Giovanni Giacobbe ha poi parlato della sua volontà di non arrendersi. “Questa situazione per me è vita, essere qui e parlare con voi mi dà forza. Voglio mandare un messaggio di speranza a chi sta vivendo una situazione difficile”, ha dichiarato. Inoltre, ha rivelato di aspettare un nuovo farmaco che dovrebbe arrivare tra maggio e giugno, e che potrebbe fare al caso suo. “Questo farmaco agisce sulle ossa e distrugge le cellule che le attaccano. È una nuova speranza, e non dobbiamo mai perderla”, ha concluso con determinazione.

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