
Il bilancio dell’incendio devastante scoppiato nella notte nella discoteca “Pulse” di Kocani, nell’est della Macedonia del Nord, è salito a 59 morti e oltre 100 feriti. A riferirlo è stato il ministero dell’Interno, che ha confermato che tra le vittime, 35 sono state già identificate. L’incidente è avvenuto durante un concerto in cui si trovavano circa 1.500 persone, nella cittadina di Kocani, a circa 100 km da Skopje. Le fiamme sono divampate intorno alle 3 del mattino, mentre la discoteca ospitava un evento di un popolare duo hip-hop. Gli organizzatori del concerto e uno dei proprietari del locale sono stati arrestati in relazione all’accaduto.

Il locale, una discoteca di dimensioni ridotte, è stato avvolto dal fuoco e dal fumo denso dopo che l’incendio è stato causato da scintille generate dai fuochi d’artificio usati durante il concerto. Secondo i media locali, la struttura non era adeguata per ospitare un evento di tali dimensioni e già in passato erano stati organizzati spettacoli simili con effetti pirotecnici. I feriti, tra cui alcuni membri della band, sono stati trasportati negli ospedali di Kocani, Stip e Skopje. Il ministro della sanità ha dichiarato che i feriti ricoverati sono 118.

Il premier Hristijan Mickoski ha espresso profondo dolore per la tragedia, definendola “una giornata triste per la Macedonia del Nord”, e ha chiesto alle autorità competenti di adottare misure urgenti per assistere le famiglie delle vittime e i feriti. La presidente macedone Gordana Diljanovska-Davkova ha visitato i feriti in ospedale, mentre una squadra di cinque procuratori è stata incaricata di indagare sull’incidente. I leader dei Paesi vicini, tra cui il presidente serbo Aleksandar Vucic, il premier albanese Edi Rama e il capo del governo bulgaro Rossen Zhelyazkov, hanno espresso cordoglio e offerto supporto per le indagini e l’assistenza ai feriti.