Un’incredibile gaffe ha scosso il mondo del calcio bulgaro durante la partita tra Arda Kardzhali e Levski Sofia, valida per il massimo campionato. Le due squadre, in lotta per i posti al vertice della classifica, hanno dato vita a un pareggio 1-1, ma l’attenzione è stata tutta su un momento davvero surreale prima del match. Mentre i giocatori si allineavano a centrocampo, lo speaker dello stadio ha annunciato un minuto di silenzio in memoria di Petko Ganchev, ex calciatore dell’Arda. Tuttavia, l’omaggio si è rivelato un errore: Ganchev, infatti, era vivo e vegeto.
Il racconto di Ganchev stesso è quasi surreale. L’ex attaccante, che ha segnato oltre 120 gol con la sua squadra, era a casa sua, nel villaggio di Kolarovo, quando ha appreso della sua presunta morte. “Quando sono arrivato, mia moglie mi ha accolto in lacrime, gridando che mi avevano dato per morto in televisione”, ha raccontato Petko. Non riusciva a credere alle parole della moglie e ha cercato subito di capire cosa fosse successo. Le telefonate e i messaggi da parte di amici e familiari non tardano ad arrivare, ma nessuno riusciva a spiegargli come fosse stato commemorato da morto.
Nel frattempo, l’Arda Kardzhali ha pubblicato un post sui social, scusandosi per l’incidente. La società ha ammesso di aver ricevuto informazioni errate sulla morte di Ganchev e ha augurato a Petko “molti anni di buona salute” e di continuare a godere delle vittorie della sua ex squadra.
Petko Ganchev, che ha 78 anni, ha accettato la situazione con ironia. “Essere sepolti vivi è piuttosto stressante, davvero”, ha scherzato. Nonostante la strana e stressante esperienza, ha concluso con una risata e un brindisi: “Quando ho sentito la notizia, mi sono versato un po’ di brandy”, ha detto ridendo. Un errore che ha portato un sorriso, ma che rimarrà sicuramente nella memoria di tutti gli appassionati di calcio bulgari.
