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Stati Uniti, le manovre militari che spaventano la Cina: tensione alle stelle

Pubblicato: 17/03/2025 11:39

Le Filippine si preparano a Balikatan, la più grande esercitazione militare congiunta con gli Stati Uniti e altri alleati, in un momento di crescente tensione nel Mar Cinese Meridionale. L’evento, che si ripete ogni anno, assume questa volta un valore strategico ancora più alto, con la possibile presenza del sistema missilistico Typhon, una mossa che sta già preoccupando Pechino.

Il test di battaglia e il ruolo degli alleati

Il generale di brigata Michael Logico, coordinatore dell’esercitazione, ha dichiarato che questa 40ª edizione sarà un vero e proprio test di battaglia, con la partecipazione delle Forze di difesa australiane e giapponesi, oltre a un possibile coinvolgimento di altri Paesi.

Lo scorso anno Balikatan aveva visto la presenza di 16.000 soldati, di cui 11.000 americani e 5.000 filippini, con osservatori provenienti da Australia, Francia, Giappone e diversi Stati dell’Ue e dell’Asean. Le manovre prevedono esercitazioni di affondamento a 12 miglia nautiche dalle acque territoriali filippine, ma i dettagli sui mezzi impiegati restano incerti.

L’ombra del sistema missilistico Typhon

A rendere l’esercitazione ancora più controversa è l’eventuale utilizzo del sistema missilistico Typhon, già schierato nelle Filippine nell’aprile scorso durante l’operazione Salaknib e poi impiegato a Balikatan. Questo sistema può lanciare missili SM-6 (con una gittata di oltre 240 km) e Tomahawk (capaci di colpire bersagli a oltre 2.500 km), coprendo aree strategiche come il Mar Cinese Meridionale e lo Stretto di Taiwan.

La reazione della Cina

Pechino ha più volte condannato la presenza del Typhon nelle Filippine, che considera una minaccia alla propria sicurezza. La Cina vede queste esercitazioni come una dimostrazione di forza da parte di Washington e Manila, in un momento in cui le tensioni nel Pacifico restano altissime.

L’alleanza tra Stati Uniti e Filippine, rafforzata con Balikatan, è un chiaro segnale per Pechino: la presenza militare americana nella regione è destinata ad aumentare. Resta da vedere se la risposta cinese sarà solo diplomatica o se ci saranno conseguenze più concrete.

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