
Dietro l’apparente innocenza di un cucchiaio di crema pasticcera istantanea si cela un pericolo poco noto ma estremamente reale. Questa miscela, composta da amido di mais e altri ingredienti, se dispersa nell’aria in grandi quantità può trasformarsi in una miccia esplosiva.
La storia lo dimostra: nel 1981, un’esplosione alla fabbrica Bird’s Custard in Inghilterra ferì diversi lavoratori. Ma l’episodio più tragico risale al 1919, quando un’esplosione in un impianto di amido di grano in Iowa causò 48 vittime. Anche in tempi più recenti, episodi simili continuano a verificarsi in tutto il mondo, con centinaia di morti e feriti.
Il motivo è scientifico: alcune polveri alimentari, come la farina, lo zucchero o l’amido, se sospese nell’aria in forma di nuvola, hanno una superficie di combustione molto ampia. Basta una scintilla per provocare un’esplosione fulminea.
Un caso emblematico è quello del parco acquatico di Taiwan, dove nel 2015 una nuvola di polvere colorata a base di amido prese fuoco durante un evento musicale, provocando oltre 500 feriti e 20 vittime.
Un promemoria: anche i materiali più semplici possono nascondere rischi se usati in modo improprio.