
Una doccia fredda per Elly Schlein e il Partito Democratico. Un sondaggio Demos certifica l’impossibilità di dar vita a un campo largo, mostrando che nessuna delle opzioni di alleanza testate raggiunge la sufficienza.
Leggi anche: Soldati in Ucraina, il sondaggio: la maggioranza degli italiani è contraria
Nessuna alleanza supera il 60% di consenso interno
La rilevazione, condotta per Repubblica da Ilvo Diamanti, ha chiesto agli elettori di esprimere un voto da 1 a 10 sulle possibili coalizioni del Pd. Il risultato è netto: nessuna formula ottiene il sostegno necessario per essere considerata vincente.
- Alleanza Pd-M5S: giudizio favorevole del 58% tra gli elettori dem, 55% tra i pentastellati e 30% tra quelli di Azione, Italia Viva e +Europa.
- Alleanza Pd e centro (Azione, Italia Viva, +Europa): solo il 48% degli elettori dem approva, mentre tra i sostenitori dei partiti centristi il consenso sale al 70%. I pentastellati, invece, si fermano al 22%.
- Campo larghissimo Pd-M5S-centro: il consenso si attesta al 59% tra gli elettori dem, al 45% tra quelli del M5S e al 42% tra i centristi.

Anche sulle strategie future le divergenze restano marcate. Il 69% degli elettori Pd vorrebbe un’alleanza stabile e con un programma unitario con il M5S, ma tra i pentastellati il consenso scende al 49%. L’idea di procedere separati e unirsi strategicamente prima delle elezioni raccoglie solo il 24% di favorevoli in entrambi i partiti.
Un’opposizione senza collante
Le cifre evidenziano una frattura profonda tra le forze di opposizione. Il sondaggio rileva come nessuna possibile intesa raggiunga il 60% dei consensi interni ai partiti coinvolti. Il motivo? Secondo l’analisi, il principale problema resta la distanza tra le forze politiche, unite più dall’opposizione al governo che da un progetto comune.