
Un’intera comunità si è stretta nel dolore per ricordare Sabrina Baldini Paleni, la 56enne uccisa tra il 12 e il 13 marzo nella sua casa di Chignolo Po, in provincia di Pavia, da quello che doveva essere il suo compagno di vita, Franco Pettineo. In sua memoria, amici, parenti e cittadini hanno organizzato una lunga fiaccolata per le vie del paese, accendendo luci e parole contro la violenza.
A parlare oggi sono i figli di Sabrina, protagonisti di un commovente racconto raccolto da Fanpage.it. I due giovani, Andrea e Selene, hanno voluto dare voce alla storia di una madre che stava tentando di riconquistare la propria libertà, dopo anni vissuti sotto una relazione tossica e manipolatoria.
“Cancellava le nostre chat perché sapeva che lui le controllava”, raccontano. “La sua capacità di dividere l’amore tra i figli e quel compagno lo faceva impazzire”.
Una nuova vita strappata via per sempre
Sabrina aveva da poco iniziato a progettare una nuova vita, come scriveva nel suo ultimo messaggio ai figli: desiderava tornare a stare loro vicino, godersi la quotidianità con chi amava davvero. Ma proprio quel momento di rinascita è stato brutalmente spezzato.
A trovare il corpo è stata Selene, la figlia minore, che abita ancora a Chignolo Po. Il corpo della madre era disteso nel corridoio della villetta di via Mariotto, con evidenti segni di strangolamento al collo. “Ho capito subito che era stato lui”, ha detto la ragazza. “Quando mi ha detto che era uscito di casa senza motivo, ho telefonato subito ai carabinieri, ancora prima di entrare”.
Una confessione e una vita segnata dal controllo
Franco Pettineo è stato rintracciato cinque ore dopo, mentre vagava senza meta nelle campagne del Cremonese. Durante l’interrogatorio ha confessato l’omicidio.
Secondo quanto raccontato dai figli, la relazione tra lui e la madre era diventata con il tempo sempre più opprimente. Sabrina, una donna solare, elegante, amante della socialità, aveva lentamente perso tutto: le sue abitudini, le amicizie, e perfino il tempo da trascorrere con i figli. “Voleva isolarla, allontanarla da noi”, spiegano. “Lui odiava il nostro legame, vedeva in me un’avversaria, un ostacolo”.
Un dolore che non cancellerà il suo sorriso
“Non siamo mai riuscite a fare insieme una passeggiata, un pranzo fuori, un momento solo per noi”, racconta Selene con voce rotta. “Ma il suo sorriso resta con noi, e nessuno potrà mai portarci via il ricordo di ciò che era davvero. Lui avrà quello che si merita, e noi continueremo a combattere per lei”.