
ISTANBUL – Il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, è stato arrestato. Lo riferiscono i media turchi Sabah News e Cnn Turk, secondo i quali i provvedimenti di detenzione hanno colpito oltre un centinaio di persone, tra cui giornalisti e uomini d’affari.
In un video pubblicato su X, Imamoglu ha denunciato che centinaia di agenti di polizia si sono presentati davanti alla sua abitazione. “Non mi arrenderò”, ha dichiarato il primo cittadino. Ma poco dopo, secondo la Cnn turca, è stato portato via mentre la sua casa veniva perquisita. Le immagini televisive hanno mostrato un massiccio schieramento di forze dell’ordine, con agenti in tenuta antisommossa a presidiare l’area.
Imamoglu: “Questa è tirannia”
Prima di essere arrestato, Imamoglu ha lanciato un duro attacco contro il governo. “Mi dispiace dire che un pugno di menti sta cercando di usurpare la volontà della nazione”, ha detto nel video girato nella sua abitazione. Poi si è rivolto direttamente alle forze di sicurezza: “Miei amati agenti di polizia, vi stanno usando come strumenti del male. Questa è tirannia. Ma voglio che sappiate che non mi arrenderò”.
L’arresto del sindaco avviene in un clima di crescente tensione politica in Turchia. Imamoglu, 53 anni, guida Istanbul dal 2019, quando riuscì a strappare la città all’Akp, il partito di Recep Tayyip Erdogan, dopo due decenni di dominio. La sua vittoria, confermata dopo un riconteggio contestato dagli erdoganiani, lo ha reso una delle figure più temute dall’attuale presidente.
Un possibile sfidante per Erdogan
Un anno fa, Imamoglu si è riconfermato alla guida della città battendo ancora una volta il candidato dell’Akp. Il suo nome è ormai tra i più quotati per una futura sfida alla presidenza, ponendosi come uno degli avversari più insidiosi per Erdogan.