
Svolta cruciale nelle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007. Il Dna rinvenuto sotto le unghie della vittima corrisponde a quello di Andrea Sempio, ora formalmente indagato dalla Procura di Pavia. La scoperta, frutto del prelievo forzato effettuato nei confronti di Sempio, sembra confermare le argomentazioni della difesa di Alberto Stasi, come dichiarato dal procuratore Fabio Napoleone.
L’indagine riaperta
Il Dna di Sempio verrà ora confrontato con ulteriori campioni biologici e reperti relativi alla vittima. Secondo la Procura, tali materiali, precedentemente non analizzati o risultati inconcludenti, non erano stati distrutti grazie a una decisione della Corte d’Assise d’Appello di Milano nel 2022. Le nuove tecnologie di analisi genetica potrebbero fornire risposte decisive.
I magistrati Stefano Civardi e Valentina De Stefano hanno richiesto un incidente probatorio al gip per consolidare i risultati e avviare una revisione completa dell’indagine.
Le prove genetiche
Il procuratore Napoleone ha spiegato che la decisione si basa su una consulenza tecnica presentata dalla difesa di Stasi, realizzata dal genetista Ugo Ricci e supportata dall’esperto internazionale Lutz Roewer, specialista negli aplotipi del cromosoma Y. La consulenza ha validato la compatibilità tra il profilo genetico estratto dai materiali biologici trovati sotto le unghie di Chiara Poggi e quello di Andrea Sempio.
Il 13 marzo è stato effettuato il prelievo biologico su Sempio per determinare con precisione il suo profilo genetico, che verrà confrontato con altri reperti conservati presso l’Unità di Medicina Legale dell’Università di Pavia.
Reperti mai analizzati
Secondo la Procura, numerosi campioni biologici, inclusi para-adesivi contenenti impronte e tracce rilevate sulla scena del crimine, non erano mai stati analizzati o confrontati con il Dna dell’attuale indagato. Questi materiali potrebbero ora fornire elementi chiave grazie ai progressi tecnologici e all’accuratezza delle moderne tecniche di laboratorio.
Il delitto di Garlasco
L’omicidio di Chiara Poggi, 26 anni, sconvolse il piccolo comune di Garlasco nell’agosto del 2007. La giovane fu trovata senza vita nella sua abitazione, vittima di violenze e colpi alla testa.
Il principale sospettato fu inizialmente il fidanzato, Alberto Stasi, poi assolto in primo grado e successivamente condannato a 16 anni dalla Corte d’Assise d’Appello di Milano nel 2014. La sentenza fu annullata dalla Cassazione nel 2015, riaprendo di fatto il caso.
Con l’emergere di nuovi elementi e l’individuazione di Andrea Sempio come indagato, il caso Garlasco continua a essere uno dei più intricati e discussi della cronaca nera italiana. La Procura di Pavia prosegue con determinazione nel tentativo di fare piena luce su un omicidio che ha segnato l’opinione pubblica e che, a distanza di anni, resta al centro del dibattito legale e mediatico.