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Bimbo morto in ospedale, cinque medici a processo: accuse gravissime

Pubblicato: 21/03/2025 22:01

È stata fissata per il 26 marzo l’udienza preliminare davanti al gup di Roma per cinque medici dell’ospedale Bambino Gesù, accusati di omicidio colposo in relazione alla morte di un bimbo di due anni, avvenuta il 3 gennaio 2019. Al centro dell’inchiesta, un pacemaker impiantato in modo errato, secondo quanto sostiene la Procura di Roma, che ha chiesto per i sanitari il rinvio a giudizio.

La vicenda riguarda un piccolo nato a Rosarno, affetto fin dalla nascita da una grave patologia cardiaca, sottoposto a un intervento chirurgico presso il Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo dell’Ospedale Bambino Gesù, con sede al San Vincenzo di Taormina. In un secondo momento, il bimbo era stato trasferito a Roma, dove è deceduto.

La ricostruzione della Procura

Secondo l’accusa, i medici avrebbero ritardato l’intervento in modo “macroscopico” e avrebbero posizionato in modo errato le cannule arteriosa e venosa, entrambe collocate a sinistra del collo del paziente, che al momento si trovava in uno stato di arresto cardiocircolatorio prolungato.

Nel fascicolo si contestano agli indagati negligenza, imprudenza e imperizia durante la gestione del caso. Si tratta della riapertura di un’inchiesta inizialmente archiviata, ma successivamente riattivata alla luce di nuovi elementi presentati ai magistrati di piazzale Clodio.

La famiglia del piccolo in aula come parte civile

I genitori del bimbo, attraverso i legali Jacopo Macrì e Domenico Naccari, si costituiranno parte civile nel procedimento, chiedendo giustizia per quanto accaduto.

Il caso riapre il dibattito sulla responsabilità medica e sulla necessità di garanzie di massima sicurezza e competenza negli interventi ad alta complessità nei pazienti pediatrici. L’udienza di fine marzo sarà il primo passaggio formale per stabilire se il processo debba effettivamente andare avanti.

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