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Il capo della milizia libica, accusato di crimini contro l’umanità, è di nuovo in Italia: il caso

Pubblicato: 21/03/2025 08:49

Un altro dei torturatori libici noti, Abdel Ghani al-Kikli, alias Gheniwa, sarebbe recentemente arrivato a Roma, dove si trova attualmente in visita al ministro libico degli Interni, Adel Jumaa Amer. Quest’ultimo, ferito in un attentato a febbraio, è stato trasferito in Italia per ricevere cure mediche. La notizia è stata riportata da Repubblica, che cita il dissidente libico Husam El Gomati, ex-spiato nel caso Paragon, il quale ha pubblicato una foto di al-Kikli in visita al ministro presso quello che sembra essere l’European Hospital dell’Eur.

Secondo El Gomati, al-Kikli è giunto all’aeroporto di Fiumicino il 20 marzo, atterrando intorno alle 18 a bordo di un aereo privato con una delegazione di alto livello, per poi dirigersi verso l’ospedale. La notizia è stata confermata anche dall’Ong Refugees in Libya, che ha condiviso la foto del ministro ricoverato con al-Kikli accanto a lui.

Chi è Abdel Ghani al-Kikli? Al-Kikli è considerato uno dei più crudeli responsabili di torture e violenze sia dentro che fuori i centri di detenzione libici. Organizzazioni come l’ONU, Amnesty International e il Centro Europeo per i Diritti Umani e Costituzionali (Ecchr) lo accusano di aver commesso crimini contro l’umanità, tra cui omicidi, torture, stupri e sparatorie. Dal 2021, al-Kikli guida la milizia libica Stability Support Apparatus, che secondo l’ONU è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, inclusi crimini nelle prigioni di Ayn Zarah e Abu Salim.

Sebbene non sia certo che ci sia un mandato di arresto internazionale contro di lui, le sue azioni sono state oggetto di denunce ufficiali. Inoltre, al-Kikli non sarebbe alla sua prima visita in Italia: lo scorso anno, in occasione delle finali del Campionato di calcio libico, è stato in Italia grazie agli accordi tra il governo italiano e quello libico, durante la visita ufficiale della premier Meloni a Tripoli.

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