
La vita di Davide Garufi, che ha intrapreso un percorso di transizione di genere e che in rete aveva raccontato la propria esperienza, è stata tragicamente spezzata nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, quando un colpo d’arma da fuoco ha messo fine alla sua giovane esistenza. Garufi, che da poco più di due anni aveva iniziato il suo cammino di transizione da uomo a donna, aveva condiviso il suo percorso sui social, diventando una sorta di celebrità su TikTok e Instagram. Ma a fargli compagnia, oltre a centinaia di follower, c’erano anche i pesanti attacchi e le derisioni, che ne avevano fatto una vittima di cyberbullismo.
Un dramma che affonda le radici nel cyberbullismo
Daniele Durante, delegato ai Diritti della segreteria di Sinistra Italiana Milano, non ha esitato a parlare di una tragedia legata proprio al cyberbullismo. Durante, che seguiva da vicino la vicenda di Garufi, denuncia l’intolleranza che il giovane aveva dovuto subire, soprattutto dopo il suo coming out come donna transgender. La sua scelta di mostrarsi sui social e raccontare la sua transizione aveva attirato numerosi commenti violenti, che alimentavano una spirale di sofferenza per Davide/ Alexandra, come testimoniato anche dalle confidenze di chi lo conosceva.
“Non considero la morte di Alex (Davide) un suicidio, ma un omicidio”, ha dichiarato Durante, riferendosi a una società che, a suo avviso, non riesce a comprendere il peso devastante che il bullismo online può avere su chi è già in un percorso di autodeterminazione.
Un colpo fatale e l’indagine in corso
I carabinieri, giunti nella casa della famiglia Garufi, hanno trovato il corpo senza vita di Davide Garufi e sono intervenuti prontamente, sequestrando anche il telefono cellulare con il quale il giovane realizzava i video che lo avevano reso noto su TikTok. L’arma che ha causato la morte era di proprietà del padre di Alexandra, guardia giurata di professione. Per ora, la Procura di Monza ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, mentre è in corso l’autopsia, che potrà fornire maggiori dettagli sulla morte del giovane.
La sofferenza della famiglia e il contesto familiare
Secondo alcuni racconti, la sofferenza di Garufi era anche legata a una serie di difficoltà familiari, tra cui la perdita di una sorella, che avrebbe aggravato ulteriormente il clima emotivo già pesante in casa. Anche il contesto familiare non sarebbe stato semplice, con rapporti interpersonali complicati e una situazione che sembra aver influito sullo stato d’animo di Davide/Alexandra.
La politica si schiera
La politica locale e nazionale ha espresso profonda solidarietà e dolore per la morte di Garufi. Il comunicato di Sinistra Italiana esprime la sua rabbia per quella che definisce una morte “frutto della cultura tradizionale” che troverebbe sostenitori in movimenti anti-scelta e in una destra intollerante. “Alex (Davide) ha avuto il coraggio di fare coming out come donna transgender”, si legge nel comunicato, ricordando il coraggio della giovane persona che ha scelto di vivere la propria identità senza paura delle critiche.
Il tragico epilogo di Davide Garufi solleva importanti riflessioni sulla necessità di contrastare l’odio online, il bullismo e la transfobia, fenomeni che, purtroppo, non sono estranei al panorama sociale odierno.