
La situazione era in continua evoluzione e nel pomeriggio di ieri è arrivata la decisione definitiva: la Juventus ha optato per l’esonero di Thiago Motta e, allo stesso tempo, ha raggiunto un’intesa con Igor Tudor. Il nuovo tecnico guiderà la squadra per i prossimi quattro mesi con l’obiettivo di conquistare la qualificazione in Champions League e ottenere un buon risultato al Mondiale per Club. Dopo, si valuteranno le opzioni future. La strategia della società è chiara: evitare impegni a lungo termine con un allenatore che subentra a stagione in corso e deve ambientarsi rapidamente. Un aspetto che, nel caso di Tudor, non dovrebbe rappresentare un problema, considerando la sua conoscenza dell’ambiente.
Accordi definiti
La svolta è arrivata nel pomeriggio di ieri, quando la dirigenza ha preso atto che la frattura tra Motta e il gruppo squadra era ormai insanabile. L’allenatore non si trova a Torino e potrebbe rientrare nelle prossime ore solo per ritirare gli effetti personali e svuotare il suo armadietto alla Continassa. Da domani quello spazio verrà occupato da Tudor e dal suo staff. Il nuovo tecnico è atteso in città già in serata, probabilmente trascorrerà la notte al J Hotel, e l’ufficialità del suo arrivo potrebbe arrivare tra stanotte e domani.
Il nodo finanziario
Un altro aspetto fondamentale è stato quello legato alle tempistiche. Il club ha dovuto valutare se procedere subito con la nuova nomina, entro il 31 marzo, decisione che avrebbe inciso sul bilancio attuale, o attendere il 1° aprile, in modo che l’operazione rientrasse nella contabilità della prossima stagione. Tuttavia, il timore di un risultato negativo contro il Genoa, sabato alle 18:00, e la conseguente perdita di punti preziosi nella corsa alla Champions, ha spinto la società ad agire immediatamente. Meglio un investimento oggi, piuttosto che un danno maggiore domani. Così, il 23 marzo segna la fine dell’era Motta, tra rimpianti e delusione. Ora inizia quella di Tudor, accompagnata da curiosità e dalla voglia di lasciare il segno.