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Influenza aviaria H5N1, nuovi casi nel mondo: morto un bambino in Cambogia, primo rilevamento in una pecora nel Regno Unito

Pubblicato: 24/03/2025 16:32

Preoccupazione globale per la diffusione del virus H5N1 dell’influenza aviaria, con nuovi focolai segnalati in Asia, Europa e Africa australe. In Cambogia, il Ministero della Salute ha confermato la morte di un bambino di tre anni, il terzo caso registrato nel Paese dall’inizio dell’anno.

Il piccolo era arrivato in ospedale con febbre alta, tosse e difficoltà respiratorie, sintomi compatibili con la forma più aggressiva del virus. Il decesso è avvenuto ieri. Secondo le indagini, la probabile fonte del contagio è il pollame infetto: nel cortile dell’abitazione della famiglia venivano allevate galline, alcune delle quali si erano ammalate e almeno cinque erano morte nei giorni precedenti.

H5N1 rilevato per la prima volta in una pecora nel Regno Unito

Nel Regno Unito, il Department for Environment, Food and Rural Affairs (Defra) ha reso noto che il virus H5N1 è stato rilevato per la prima volta in una pecora, appartenente a un gregge nello Yorkshire. Non sono stati segnalati altri casi all’interno dello stesso gregge. Le autorità sanitarie hanno invitato gli allevatori a intensificare la sorveglianza, pur sottolineando che non ci sono evidenze di un rischio aumentato per il bestiame nel Paese.

Secondo gli esperti del Defra, l’infezione da virus aviario nel bestiame è rara ma non senza precedenti in altri Paesi, ed è oggetto di monitoraggio costante.

Allerta anche in Sudafrica: virus ad alta patogenicità sull’isola di Marion

Nel Sud dell’oceano Indiano, scienziati sudafricani hanno confermato la presenza della variante HPAI (influenza aviaria ad alta patogenicità) sull’isola di Marion, un sito ecologicamente sensibile a oltre mille chilometri a sud-est del Sudafrica. Il Ministero dell’Ambiente ha comunicato che i campioni analizzati tra settembre e dicembre 2024 hanno confermato la diffusione del virus, in seguito a un primo caso sospetto a metà settembre.

Sull’isola si riproducono almeno 31 specie di uccelli, alcune delle quali protette a livello internazionale. La presenza del virus HPAI rappresenta una seria minaccia per la biodiversità locale, soprattutto per le colonie di uccelli marini.

Una minaccia globale da monitorare

La variante H5N1, particolarmente aggressiva, ha ripreso a diffondersi su scala mondiale dal 2021, interessando sia la fauna selvatica che animali d’allevamento, con episodi sporadici di trasmissione all’uomo.

Le autorità sanitarie internazionali mantengono alta l’attenzione per prevenire eventuali salti di specie e contenere la diffusione del virus, in particolare nelle zone rurali dove la convivenza tra uomo e animali è più stretta.

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