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Kiev, colpo all’aviazione russa: quattro elicotteri colpiti in un raid

Pubblicato: 24/03/2025 13:10

L’intelligence militare ucraina ha condotto un’operazione di infiltrazione e attacco mirato sul territorio russo, colpendo in un solo raid quattro elicotteri russi nella regione di Belgorod, a circa 40 chilometri dal confine. Il blitz, secondo fonti militari di Kiev, rientra in una nuova strategia di incursioni in profondità, messa in atto dopo la quasi totale ritirata dal distretto di Kursk e l’inizio di azioni terrestri oltre frontiera.

L’operazione, pianificata dal Gur, il servizio segreto militare ucraino guidato dal generale Budanov, ha preso di mira uno dei campi di rifornimento intermedio allestiti dai russi per sostenere le missioni degli elicotteri da combattimento, lontano dalle basi principali ora spostate più all’interno per evitare il raggio d’azione degli Himars e Atacms statunitensi.

Attacco chirurgico con Himars e testate a frammentazione

L’imboscata è stata preceduta da una fase di sorveglianza condotta da incursori ucraini infiltrati a piedi e supportata da droni da ricognizione. Quando una squadriglia russa è atterrata per il rifornimento, l’intelligence ha dato il via libera al lancio dei razzi Himars, alcuni equipaggiati con testate a frammentazione (cluster), in grado di disperdere 180.000 biglie di tungsteno.

Il video diffuso da Kiev mostra l’attacco diretto contro due elicotteri Kamov Ka-52 Alligator, il fiore all’occhiello dell’aviazione d’assalto russa, e due Mi-8, velivoli multiruolo spesso usati per il trasporto truppe o per supportare i Ka-52.

Perdita strategica e simbolica per Mosca

Non è ancora chiaro se gli elicotteri siano stati distrutti o solo danneggiati, ma secondo analisti militari l’impatto dell’attacco sarebbe stato devastante. Gli Alligator, venduti all’estero a circa 30 milioni di euro l’uno, rappresentano una risorsa strategica per l’esercito russo: blindati contro le mitragliatrici, dotati di contromisure anti-missile, e armati con missili Vikhr a guida laser capaci di colpire bersagli anche a 12 chilometri di distanza.

Dall’inizio del conflitto, sono 61 i Kamov Ka-52 abbattuti o messi fuori uso, su una flotta di circa 200 esemplari totali. La loro perdita rappresenta un colpo durissimo per Mosca, che ora teme che ogni pista nascosta per il rifornimento possa diventare un bersaglio delle forze speciali ucraine.

L’operazione di Belgorod segna un nuovo livello di profondità tattica per le incursioni ucraine, dimostrando capacità di intelligence avanzata, coordinamento con armamenti occidentali e la volontà di spostare il conflitto anche sul territorio russo, con implicazioni militari e psicologiche di lungo periodo.

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