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Lugo, branco di minorenni aggredisce un 16enne nel cortile della scuola: “Ammazzatelo”

Pubblicato: 24/03/2025 15:28

Una scena di violenza brutale, consumata nel cortile dell’Istituto Compagnoni di Lugo, in provincia di Ravenna, ha scosso la comunità scolastica e l’opinione pubblica. Sabato pomeriggio, un ragazzo di 16 anni è stato aggredito da un branco di almeno quindici coetanei, in un pestaggio feroce documentato da un video diffuso sui social.

Durante l’assalto, tra i calci e i pugni, si sentono urla agghiaccianti: “Ammazzatelo!”, grida qualcuno mentre la vittima viene strattonata e colpita. Il cappuccio del giubbotto gli viene stretto intorno alla testa, per impedirgli di vedere in faccia i suoi aggressori. Il giovane tenta di difendersi, ma il numero degli assalitori è troppo alto. Solo l’intervento di due studenti più grandi, che si oppongono con decisione, mette fine all’incubo.

La miccia: un prestito di 5 euro

Secondo quanto ricostruito, la scintilla sarebbe stata un prestito di appena 5 euro, che avrebbe generato prima un litigio tra due ragazzi e poi la violenta escalation collettiva. Alcuni studenti coinvolti sono riusciti a fuggire, altri sono stati convocati in presidenza. Il ragazzo aggredito è finito al pronto soccorso con un occhio nero e il naso rotto. La prognosi è di 25 giorni.

Genitori in rivolta: “Violenza e vandalismi quotidiani”

Sotto un post su Facebook della sindaca di Lugo Elena Zannoni, che ha condannato l’accaduto con fermezza, si è scatenata la protesta dei genitori. Alcuni denunciano una quotidianità difficile all’interno dell’istituto, che ospita oltre 1800 studenti. Si parla di atti vandalici ricorrenti, allarmi antincendio fatti scattare di proposito, e atteggiamenti prepotenti da parte di alcuni gruppi di ragazzi.

Un segnale d’allarme

L’aggressione nel cortile del Compagnoni non è un fatto isolato, ma un sintomo preoccupante di un clima scolastico degenerato, dove violenza e sopraffazione sembrano aver preso il sopravvento. La vicenda ha acceso i riflettori su un’emergenza educativa che va affrontata con risposte immediate e incisive, per tutelare i più deboli e ricostruire un contesto sicuro e rispettoso all’interno delle scuole.

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