
In occasione dell’anniversario della firma dei Trattati di Roma, Sergio Mattarella, ha espresso forti critiche contro i dazi imposti da Donald Trump. Durante un incontro con alcuni ragazzi al Villaggio “Agricoltura è”, Mattarella ha dichiarato che i dazi “creano ostacoli ai mercati, alterano il mercato, penalizzano i prodotti di qualità“, un fenomeno che secondo lui è “inaccettabile” e dovrebbe esserlo per tutti i Paesi del mondo.
L’ira di Mattarella contro i dazi
Secondo il presidente, i mercati aperti rappresentano non solo un interesse economico, ma anche un valore fondamentale per la pace globale. “I mercati aperti corrispondono a due interessi vitali: la pace e i nostri interessi vitali di esportazione”. La risposta alla crisi dei dazi, ha aggiunto, non dovrebbe essere quella di chiudere i mercati, ma piuttosto quella di “stabilire regole da far rispettare“.
Mattarella ha ribadito che un approccio di mercati chiusi e contrapposti metterebbe a rischio la fiducia tra i Paesi e la collaborazione internazionale. Al contrario, mercati aperti e commerci comuni contribuiscono a creare una rete di fiducia che è fondamentale per la pace mondiale. “La nostra posizione è chiara: per la pace nel mondo e per il vantaggio delle popolazioni occorre avere mercati aperti, e questa è una regola di civiltà“.
L’Unione Europea come forza per contrastare i protezionismi
Il presidente ha anche voluto tranquillizzare gli italiani sulla capacità dell’Unione Europea di affrontare con calma e determinazione le politiche protezionistiche, come quelle rappresentate dai dazi. “L’Europa è un soggetto forte“, ha detto, “quindi bisogna interloquire con calma ma anche con determinazione” per contrastare l’introduzione di misure che potrebbero avere effetti dannosi a lungo termine.

Mattarella ha sottolineato come l’introduzione dell’Euro sia stata una grande conquista per l’Europa, poiché ha permesso di “salvaguardare i risparmi dei cittadini dalle crisi e dai terremoti finanziari“. L’Euro, ha aggiunto, è stato un modello per altre regioni del mondo, come il Sudamerica.
L’agricoltura italiana: un bilancio positivo
Nel campo dell’agricoltura, il presidente ha espresso un bilancio decisamente positivo per l’Italia. “Siamo il primo Paese dell’Unione per prodotti tutelati”, ha ricordato, sottolineando l’importanza delle filiere e della qualità dei prodotti agricoli italiani. L’Italia, ha affermato Mattarella, continua a rappresentare una forza importante nell’agricoltura dell’Unione Europea, un settore che “l’Unione garantisce” e che rimane “nevralgico” per l’economia del Paese.
Messaggio di auguri al Papa
Oltre alle questioni economiche e politiche, Mattarella ha colto l’occasione per rinnovare gli auguri al Papa per una “piena e veloce ripresa“, in seguito al suo ritorno in Vaticano dopo il periodo di convalescenza. Un gesto che testimonia la vicinanza e il rispetto che il presidente della Repubblica nutre nei confronti della figura del Papa e della Chiesa.
L’importanza della comunicazione chiara
Infine, Mattarella ha voluto soffermarsi su un tema che gli sta particolarmente a cuore: la comunicazione chiara e accessibile. Il Presidente ha lamentato la crescente diffusione di acronimi e linguaggi abbreviati che, secondo lui, rischiano di impoverire il pensiero. “Siamo sommersi dagli acronimi“, ha spiegato, “e questo tipo di linguaggio rischia di escludere chi non è consapevole“.