ROMA – Un acceso scontro verbale tra Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, e il giornalista Giacomo Salvini ha scatenato forti reazioni nel mondo politico. All’ingresso della Camera dei Deputati, Donzelli ha pronunciato parole pesanti nei confronti del cronista, registrate e poi diffuse:
“Con onestà e sincero vi dico che finché c’è questo pezzo di m… non parlo con i giornalisti. Con affetto.”
Salvini, autore del libro Fratelli di Chat, ha risposto pacatamente: “Allora, me ne vado.” Ma Donzelli ha rincarato la dose: “Capisco che per rispetto a lui non parlate con me, ma io finché c’è questo pezzo di m… non parlo.”
Un altro cronista presente ha cercato di riportare la conversazione su toni più civili: “Dire così di un collega non si può, dai.” Tuttavia, il deputato di FdI ha mantenuto la sua posizione: “Esatto e quindi ti offendi e non parli con me.”
La politica reagisce duramente
Le parole di Donzelli hanno scatenato una serie di reazioni nel mondo politico. Italia Viva, con la presidente dei senatori Raffaella Paita, ha denunciato l’accaduto:
“Questa destra non ha il senso del limite. Solidarietà al cronista.”
Dello stesso parere il senatore Filippo Sensi del Partito Democratico, che ha definito gli insulti “una violenza verbale inaudita e gravissima”, chiedendo scuse ufficiali.
Attacchi dalla Commissione Vigilanza Rai e dall’opposizione
Anche la presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia (M5s), ha espresso indignazione:
“Odiano la stampa libera, non tollerano chi li critica e reagiscono con insulti e aggressioni verbali. Donzelli si comporta come un bullo di quartiere. Minimo sindacale? Chiedere scusa.”
Per Riccardo Magi, segretario di Più Europa, l’episodio segna un punto di non ritorno:
“L’Italia non è la Russia di Putin, dove la stampa è asservita al governo. Donzelli e Meloni se ne facciano una ragione.”
In Aula, il capogruppo M5s Riccardo Ricciardi ha condannato l’episodio, sottolineando:
“Un politico che insulta un giornalista in maniera squadrista e violenta è inaccettabile.”
A chiudere il dibattito, il presidente di turno Giorgio Mulè, che ha invitato tutti a un maggior senso di rispetto e civiltà nel confronto politico.