
Gomme da masticare e salute: un binomio pericoloso? Un recente studio ha acceso i riflettori su una questione poco nota ma potenzialmente allarmante legata al consumo di chewing gum. Gli scienziati della American Chemical Society (ACS) hanno evidenziato rischi che potrebbero far riflettere sul loro quotidiano utilizzo.
Le origini del chewing-gum
Il chewing-gum, noto anche come gomma americana, è un dolciume unico. Inventato da William Semple nel 1869, ha una storia lunga e curiosa che risale ai Maya. Da un prodotto senza sapore venduto nel New Jersey nel 1871, si è evoluto in un fenomeno globale dopo la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, l’euforia per la gomma da masticare non rende immune dalle problematiche ambientali e di salute emerse negli ultimi studi.
Un pericolo nascosto: le microplastiche nel chewing-gum
Rischi legati alle microplastiche
Ogni pezzo di gomma da masticare potrebbe contenere centinaia di microplastiche, minori di un granello di sabbia, che finiscono nella nostra saliva. Sanjay Mohanty, a capo della ricerca e professore di ingegneria all’Università della California, avverte che queste particelle potenzialmente ingerite aumentano l’esposizione quotidiana alla plastica. Anche se gli effetti diretti sul corpo umano restano incerti, questa scoperta è un campanello d’allarme.
Microplastiche: una nuova problematica ambientale e sanitaria
Diversi studi sugli animali e sulle cellule umane suggeriscono che le microplastiche siano dannose. Ogni anno gli esseri umani ingeriscono decine di migliaia di queste particelle tramite diversi elementi di consumo. A quanto pare, anche i chewing-gum rilasciano microplastiche, sollevando dubbi sulla loro innocuità. Un pezzo di gomme masticabili può contenere fino a 3.000 particelle di plastica, contribuendo al problema crescente dell’inquinamento da microplastiche.