
Nicola Porro ha aperto la puntata di Quarta Repubblica con un commento su un caso che ha fatto molto discutere, quello che ha coinvolto Romano Prodi. Il conduttore ha sottolineato quanto sia difficile, ma fondamentale, per i giornalisti fare domande ai politici o alle figure pubbliche che intervistano, ribadendo che questa è la loro professione. Il suo intervento si riferiva al momento in cui l’ex premier, durante un’intervista nel talk show di Rete 4, ha reagito in modo aggressivo alla domanda sulla “Carta di Ventotene“, arrivando a tirare una ciocca di capelli alla giornalista che lo stava intervistando.

“Il nostro compito è fare domande, e i giornalisti non devono permettere a nessuno di dettare loro le domande”, ha esordito Porro, lamentando come, in certi casi, si abbia la sensazione di vivere in un “regime al contrario”. A suo parere, l’incidente non riguarda tanto la risposta sgarbata dell’ex Presidente del Consiglio, ma piuttosto il fatto che Prodi si sia permesso di compiere un gesto fisico nei confronti della giornalista, una reazione che ha suscitato scalpore.
Prodi fai cagare la merda. pic.twitter.com/bHluTm3Cf1
— 𝓒𝓲𝓷𝔃𝓲𝓪 𝓥.🖤🇮🇹𝒁🐁⛏️🧱🚜 (@CinziaFufy74) March 24, 2025
Porro ha poi ironizzato sul fatto che le femministe, solitamente attente a simili comportamenti, non abbiano protestato per il gesto. “Potremmo considerarlo un atto ‘paternalistico’, un rimprovero da parte del professore un po’ arrabbiato, ma non possiamo ignorarlo”, ha continuato. Il conduttore ha anche ricordato il lungo e influente percorso politico di Prodi, sottolineando che, nonostante il suo passato di alto profilo, l’ex presidente della Commissione Europea ha accusato i giornalisti di aver diffuso falsità.