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Beato Carlo Acutis, la denuncia del vescovo di Assisi:“Le sue reliquie finite all’asta sul web”

Pubblicato: 26/03/2025 16:30

Le autorità stanno indagando su un caso insolito: alcune reliquie attribuite al beato Carlo Acutis sono comparse in vendita su una piattaforma d’aste online. Il vescovo della diocesi di Assisi ha sporto denuncia contro ignoti, e ora la Procura di Perugia, guidata da Raffaele Cantone, sta cercando di fare luce sulla vicenda.

Un furto o una vendita illegittima?

Secondo le prime informazioni, tra gli oggetti messi all’asta figurerebbero ex capillis, ossia frammenti di capelli del giovane beato, accompagnati da un certificato. L’annuncio, che scade mercoledì, è stato pubblicato da un venditore privato e ha già raggiunto offerte superiori ai 2.000 euro. Le autorità stanno ora cercando di capire se si tratti di un furto o di un commercio non autorizzato.

Chi era Carlo Acutis?

Nato a Londra il 3 maggio 1991 e cresciuto a Milano, Carlo Acutis si era avvicinato alla religione fin da bambino, durante gli anni di studio all’Istituto Leone XIII dei gesuiti. È scomparso prematuramente a 15 anni, nell’ottobre del 2006, a causa di una leucemia fulminante.

Sua madre lo descrive così: “Carlo era un ragazzo del terzo millennio. Usava internet, i computer… lo chiamavano l’influencer di Dio”. E aggiunge: “Era generoso, altruista. Andava a Messa tutti i giorni e pregava per le persone in difficoltà. Nel suo piccolo ha fatto tantissimo per gli altri, aiutando tanti a riscoprire la fede”.

La canonizzazione imminente

Dopo la beatificazione nel 2020, Carlo Acutis sarà proclamato santo il prossimo 27 aprile, nel corso del Giubileo degli adolescenti. Papa Francesco ha riconosciuto un miracolo a lui attribuito, aprendo la strada alla sua canonizzazione. Acutis è noto per il suo profondo legame con la tecnologia e la fede, tanto da essere considerato il futuro patrono di Internet.

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