Vai al contenuto

Carlo Nordio, respinta la mozione di sfiducia: “Attacchi strumentali per ostacolare la riforma”

Pubblicato: 26/03/2025 10:35

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è difeso oggi in aula, durante la seduta in cui si è discussa la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni. Il voto ha confermato l’esito scontato: la mozione è stata respinta con 119 voti favorevoli e 215 contrari. Nordio, che ha replicato per circa mezz’ora, ha difeso con fermezza la propria gestione della vicenda Almasri, il criminale libico accusato di crimini contro l’umanità, sottolineando che non ci sono stati errori né omissioni, ma piuttosto “atti di difesa” di fronte a presunti vizi giuridici nel caso.

Il ministro ha inoltre puntato il dito contro la Corte Penale Internazionale (CPI) e la Corte d’Appello di Roma per gli errori compiuti nei procedimenti, e ha accusato le opposizioni di utilizzare “toni esasperati e talvolta offensivi” nella loro critica. In particolare, ha sostenuto che la gestione del caso Almasri sia stata compromessa da imprecisioni giuridiche, come l’errore nella data del crimine per il quale l’indagato era stato arrestato, errore che è stato successivamente corretto dalla stessa CPI. Nordio ha anche ribadito che la sua azione era legittima e mirava a evitare un’imposizione giuridica errata.

Nel suo intervento, Nordio ha anche accusato le opposizioni di cercare di fermare quella che ha definito “la madre di tutte le riforme”: la separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, una proposta che il governo intende portare avanti. Il ministro ha chiuso il suo intervento con una sorta di avvertimento: “Più saranno violenti e impropri gli attacchi, più forte sarà la nostra determinazione”, promettendo che la riforma continuerà nonostante le critiche.

L’intervento di Nordio ha suscitato applausi dalla maggioranza, ma anche forti reazioni dalle opposizioni. La segretaria del PD, Elly Schlein, ha accusato il ministro di aver agito con “errori materiali” per non fare il suo dovere e riportare Almasri in Libia, mentre altri esponenti della sinistra, come Angelo Bonelli di Avs, hanno parlato di “bugie” e hanno chiesto le dimissioni di Nordio. Il ministro è stato criticato per non aver dato esecuzione all’arresto ordinato dalla CPI e per aver “coperto” un torturatore.

Anche altri esponenti delle opposizioni, come Maria Elena Boschi di Italia Viva e Riccardo Magi di +Europa, hanno accusato il ministro di violazioni gravi nei confronti degli obblighi internazionali e di aver minato la credibilità della Corte Penale Internazionale, mentre il capogruppo di FdI, Galeazzo Bignami, ha risposto con attacchi al passato governo, sostenendo che le opposizioni dovrebbero affrontare il proprio doppiopesismo.

La seduta ha avuto toni accesi e il confronto tra governo e opposizioni ha messo in luce un clima di forte tensione, con un’opposizione compatta nel criticare la gestione Nordio della vicenda, ma senza risultati immediati in termini di cambiamento politico.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2025 12:42

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure