
Ha dato la sua vita per salvare tre ragazze in difficoltà. Jack Lees, ventenne e aspirante neurochirurgo, è morto annegato durante un viaggio universitario in Cornovaglia.
La madre, Dawn Lees, ha ricordato come il figlio avesse sempre avuto una forte vocazione ad aiutare gli altri: “Correva sempre verso il pericolo se ciò significava poter aiutare qualcuno”.
Il dramma in mare
Lo scorso giugno, Jack stava partecipando a un viaggio con la Wild Swimming Society, il club dell’Università di Bristol dedicato al nuoto in acque libere. Durante una nuotata serale sulla spiaggia di Northcott Mouth Beach, ha notato tre ragazze in difficoltà tra le onde. Senza esitare, si è tuffato per salvarle, sfidando la marea per circa 500 metri. Tutti sono riusciti a tornare a riva, tranne lui. Dopo aver messo in salvo l’ultima ragazza, è stato risucchiato da un’onda.
Il corpo del giovane è stato ritrovato 14 giorni dopo su degli scogli vicino a Crackington Haven.
L’ultimo messaggio alla madre
Poco prima della tragedia, Jack aveva inviato alla madre una foto del tramonto. “Non avrei mai immaginato che quello sarebbe stato il nostro ultimo saluto”, ha raccontato la dottoressa Lees. “Jack aveva trovato il suo posto nel mondo, aveva degli amici meravigliosi. Era felice, e di questo gli sono grata”.
La spiaggia, alle 21:00, non era sorvegliata dai bagnini ed era presente un cartello che avvertiva del pericolo. “Jack non ha mai potuto festeggiare il suo ventunesimo compleanno. Ma tre persone sono vive grazie a lui”, ha concluso la madre.