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Omicidio di Chiara Poggi, la Procura riapre il fronte delle “sorelle K”

Pubblicato: 27/03/2025 12:53

Le gemelle Cappa saranno riascoltate

A quasi 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, la Procura di Pavia ha deciso di approfondire un aspetto finora rimasto ai margini delle indagini: il ruolo di Paola e Stefania Cappa, le cugine gemelle della vittima, soprannominate dalla stampa dell’epoca le “sorelle K”.

Nei prossimi giorni, entrambe verranno riascoltate, insieme ad altri membri della famiglia, alla luce di nuove testimonianze che metterebbero in dubbio le versioni fornite nel 2007. La Procura intende verificare l’attendibilità del nuovo racconto e confrontarlo con le dichiarazioni precedenti, per chiarire dove si trovassero le due donne quella mattina e quale fosse il loro rapporto con Chiara nei giorni precedenti all’omicidio.

Il legame familiare con Chiara

Le gemelle Cappa sono figlie di Mariarosa Poggi, sorella di Giuseppe Poggi, padre di Chiara, e quindi cugine di primo grado della vittima. Nonostante rapporti familiari non particolarmente frequenti prima del delitto, pare che Chiara avesse riallacciato i contatti, soprattutto con Stefania, nei mesi precedenti alla tragedia.

Nel 2007 le due gemelle furono già sotto i riflettori per un episodio controverso: lasciarono davanti alla casa della cugina un mazzo di fiori e una foto che le ritraeva insieme, rivelatasi poi un fotomontaggio. L’episodio suscitò critiche e sospetti, ma non portò ad alcun coinvolgimento penale.

Il nuovo testimone e il ritorno dei sospetti

A riaccendere i riflettori sulle sorelle Cappa è stata una dichiarazione rilasciata da un nuovo testimone, riportata dal settimanale Giallo, secondo cui Stefania Cappa sarebbe stata vista nei pressi dell’abitazione della cugina la mattina del 13 agosto 2007, giorno del delitto. Una versione che smentirebbe quanto affermato da lei all’epoca, quando dichiarò di essere rimasta in casa tutto il tempo.

Non è la prima volta che il nome di Stefania Cappa emerge nel contesto dell’omicidio. Già nel 2007 Marco Muschitta, tecnico dell’Asm, raccontò di aver notato una ragazza in bici nei pressi della casa di Chiara tra le 9.30 e le 10. La descrizione – capelli biondi a caschetto, occhiali da sole scuri, scarpe bianche con una stella blu – sembrava corrispondere a Stefania. Tuttavia, lo stesso Muschitta ritrattò, ammettendo di aver inventato tutto, e fu definito mitomane dai giudici.

Le indagini proseguono

Con l’avvio del nuovo filone d’indagine e il nome di Andrea Sempio tornato al centro del caso, la Procura di Pavia ha deciso di non lasciare nulla di intentato. Il riascolto delle sorelle Cappa rappresenta un ulteriore tassello nella ricerca della verità definitiva sull’omicidio di Chiara Poggi.

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