
Il mondo del calcio giovanile è in lutto per la prematura morte di Diego De Vivo, giovane promessa del Cantera Napoli, stroncato a soli 14 anni da un malore improvviso nella serata di martedì 26 marzo. Il ragazzo stava per iniziare l’allenamento con la sua squadra quando, improvvisamente, ha avvertito un malessere e si è accasciato a terra sotto gli occhi increduli di compagni e allenatori. Nonostante i tentativi disperati di rianimarlo, non c’è stato nulla da fare.
Un dramma inaspettato che ha sconvolto tutti. Diego, noto per la sua ottima salute e il suo impegno come atleta, era monitorato costantemente dal punto di vista medico. La tragedia si è consumata in pochi attimi, lasciando sgomenti i presenti. I carabinieri del nucleo operativo di Napoli Stella sono intervenuti prontamente presso la struttura sportiva di strada comunale Selva Cafaro, ma per loro non c’era nulla da fare se non constatare la morte del ragazzo. Sul corpo di Diego è stata disposta l’autopsia per cercare di fare luce sulle cause di un decesso che ha scosso l’intera città.
La famiglia De Vivo, in particolare il padre Saverio, molto conosciuto in città, è devastata dal dolore, e la società sportiva si stringe a loro in questo momento di grande dolore. I compagni di squadra, gli allenatori e tutta la comunità calcistica napoletana hanno espresso il loro cordoglio, mentre il Cantera Napoli ha pubblicato un messaggio sui social per ricordare Diego: “Distrutti dal dolore per la tragica scomparsa del nostro Diego De Vivo. Riposa in pace, campione!”.
In segno di lutto, la società ha deciso di sospendere immediatamente tutte le attività. Un gesto simbolico per onorare la memoria di un ragazzo che inseguiva il suo sogno con passione e dedizione.
La tragedia ha colpito profondamente il mondo del calcio giovanile e l’intera città di Napoli. Il dolore è immenso e incolmabile, e l’amarezza si acuisce nel sapere che, secondo quanto riportato, l’ambulanza sarebbe arrivata solo dopo circa mezz’ora, rendendo vani i tentativi di rianimazione nel frattempo. Un vuoto incolmabile e una tragedia che non ha spiegazioni.