
La giudice Tiziana Gueli continuerà a seguire l’udienza preliminare del processo per truffa aggravata ai danni dello Stato contro Daniela Santanchè. Lo ha deciso il presidente del tribunale di Milano, Fabio Roia, che ha disposto un’applicazione ad processum, anche se la magistrata da aprile passerà alla nona sezione penale. Tra i motivi indicati, la “conoscenza degli atti” e la presenza di “fatti a rischio prescrizione”.
Il rinvio dell’udienza della ministra Santanchè
L’udienza è stata rinviata al 20 maggio, dopo che Santanchè ha cambiato uno degli avvocati difensori. Il nuovo legale, Salvatore Pino, ha chiesto più tempo per esaminare le carte. Nonostante il trasferimento della giudice, sarà proprio Gueli a seguire il procedimento sino alla sua definizione.
Caso Visibilia: “Fatti a rischio prescrizione”
Secondo Roia, occorre garantire continuità nel giudizio per fatti avvenuti tra il 31 maggio 2020 e il 28 febbraio 2022, a rischio di prescrizione. L’applicazione “ad processum” è giustificata dallo stato avanzato dell’istruttoria e dalla conoscenza pregressa del caso da parte della giudice.
Visibilia-Santanchè, udienza iniziata il 9 ottobre 2024
Il processo ha avuto inizio il 9 ottobre 2024, con la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai pm Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi. Alcune questioni preliminari sono già state affrontate: la retrodatazione dell’iscrizione nel registro degli indagati e la richiesta di trasferimento a Roma per presunta competenza territoriale, respinta dalla Cassazione, che ha confermato Milano.
L’applicazione “ad processum” della giudice Gueli
La permanenza della giudice Gueli sarà valida per la prossima udienza del 20 maggio e per tutte le udienze successive necessarie alla conclusione della fase preliminare. La comunicazione è stata trasmessa anche al Consiglio Superiore della Magistratura.
Gli avvocati: “Nessuna manovra dilatoria”
I legali della ministra, Nicolò Pelanda e Salvatore Pino, negano che vi siano manovre per allungare i tempi. “Una semplice richiesta di rinvio, come in tanti altri procedimenti – ha detto Pino – non è una strategia dilatoria. La ministra è tranquilla”.
Le prossime mosse e l’accordo con l’Inps
Potrebbe essere sentita Santanchè, mentre è certo l’interrogatorio di Paolo Concordia. Si attendono almeno due udienze per la decisione sul rinvio a giudizio. In aula parleranno ancora pm e difese. Intanto è stato perfezionato un accordo con l’Inps, che si è ritirata come parte civile grazie a un risarcimento complessivo di quasi 200 mila euro, tra cui 126 mila euro per la presunta truffa e un’ulteriore somma per i danni d’immagine.