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Trump contro Topolino: il Tycoon mette sotto inchiesta la Disney

Pubblicato: 29/03/2025 19:26

Un nuovo capitolo si aggiunge alla sfida lanciata dall’amministrazione Trump contro i media americani. La Commissione Federale per le Comunicazioni (Fcc) degli Stati Uniti ha avviato un’indagine sulle pratiche di diversità e inclusione della Disney. La notizia arriva dopo che il presidente della Fcc, Brendan Carr, ha inviato una lettera alla compagnia e alla sua divisione Abc News, annunciando l’inizio delle indagini per verificare se la società stia promuovendo la diversità “in un modo che non rispetta” le normative federali.

Disney reagisce all’indagine

Un portavoce di Disney ha commentato che l’azienda sta esaminando la lettera e ha dichiarato di essere pronta a collaborare con la Fcc per rispondere alle domande poste. La situazione si inserisce nel contesto di una campagna più ampia da parte dell’amministrazione Trump, che ha intensificato i controlli sulle iniziative di diversità, equità e inclusione (Dei) all’interno delle aziende americane, con ripercussioni anche all’estero.

L’impatto della politica Usa oltre confine

Questa settimana, aziende francesi con contratti con il governo americano hanno ricevuto una lettera dall’ambasciata statunitense in Francia, in cui veniva richiesto di conformarsi a un ordine esecutivo di Trump che vieta i programmi Dei. La lettera sottolineava che il divieto si applica a tutte le aziende e i fornitori dei servizi del governo degli Stati Uniti, indipendentemente dalla loro nazionalità o dal Paese in cui operano.

Il ruolo di Brendan Carr nella battaglia contro la diversità

Brendan Carr, nominato presidente della Fcc da Trump lo scorso novembre, ha rafforzato la sua attenzione sulle pratiche dei media. Nel corso degli ultimi mesi, la Fcc ha avviato indagini su varie entità, tra cui la National Public Radio (Npr), la Public Broadcasting Service (Pbs) e le pratiche di inclusione delle compagnie come Verizon e Comcast/NbcUniversal.

Per quanto riguarda la Disney, Carr ha scritto direttamente al CEO Robert Iger, chiedendo di porre fine a qualsiasi iniziativa che possa essere considerata discriminatoria. Pur riconoscendo che l’azienda ha recentemente modificato alcuni dei suoi programmi Dei, Carr ha espresso preoccupazioni per la persistenza di pratiche problematiche e ha richiesto informazioni sui regolamenti interni relativi alla rappresentazione della diversità nei personaggi e in altre iniziative aziendali.

Con questa mossa, la Fcc segna un ulteriore passo nella crescente attenzione del governo Trump verso i temi legati alla diversità nei media e alle politiche di inclusione, sollevando interrogativi sulle implicazioni future per le grandi aziende americane.

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Ultimo Aggiornamento: 29/03/2025 19:28

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