
Le foreste del Myanmar, un tempo verdi e rigogliose, oggi si tingono di un grigio-bruno desolante. Il potente terremoto di magnitudo 7.7, che ha colpito il paese venerdì scorso, ha raso al suolo intere comunità. Anche le zone più remote, difficili da raggiungere a causa delle restrizioni imposte dalla giunta militare, sono ora visibili grazie alle immagini satellitari.
Villaggi distrutti sotto gli occhi dei satelliti
Grazie alla rete di satelliti europei Copernicus, è stato possibile osservare la devastazione lasciata dal sisma. Nella regione di Sagaing, epicentro del terremoto, i villaggi di Pha Du e Mingun risultano quasi completamente distrutti. A Mingun, solo una piccola parte degli edifici è rimasta in piedi, mentre a Pha Du, le immagini satellitari evidenziano 1.200 strutture e 8 chilometri di strade danneggiate o cancellate dal sisma.

Non si tratta solo delle conseguenze del terremoto: le stesse aree, già segnate da conflitti e violenze, erano state colpite in passato da attacchi militari e incendi provocati dalla giunta al potere, in lotta contro le varie etnie del paese.
Il supporto dell’Unione Europea
In situazioni di calamità naturale, l’Unione Europea mette a disposizione delle nazioni colpite le mappe di Copernicus attraverso il Copernicus Emergency Management Service. Al momento, sono state rilasciate immagini di una dozzina di villaggi colpiti, con l’obiettivo di indirizzare i soccorsi verso le zone più devastate.