
La Commissione Europea a novembre 2024 aveva presentato una proposta per introdurre la digitalizzazione di passaporti e carte d’identità allo scopo di “semplificare i controlli alle frontiere” e “sbloccare” il potenziale di nuovi servizi digitali. Detto fatto, l’Italia si è messa in regola. E così, con un disegno di legge collegato alla Manovra 2025 e approdato il 28 marzo in Consiglio dei ministri, il governo ha “ripulito” la legge in materia del 1967 con alcuni ritocchi che in realtà riflettono gran parte delle prassi già in uso. Con le nuove regole, si rafforzano anche le misure di sicurezza legate al rilascio dei documenti per l’espatrio in modo da evitare il più possibile i furti d’identità e la contraffazione dei documenti. Allo stesso tempo, si semplifica la burocrazia per il rilascio di una copia del passaporto in caso di furto o smarrimento mentre ci si trova all’estero. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia.
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Cosa cambia per il passaporto
Nella pratica il governo ha messo uno stop alla pratica del rinnovo del passaporto: una volta scaduto, quindi, non si può rinnovare ma se ne deve chiedere uno nuovo. Si abrogano dunque formalmente le norme che prevedevano la possibilità di prorogare la durata del passaporto senza cambiare il libretto. Come spiega il Corriere, queste norme non sono più applicate da anni, perché i passaporti devono essere leggibili dalle macchine a lettura ottica negli aeroporti e quindi la scadenza iniziale non può essere modificata da un timbro in un’altra pagina. “Infatti già adesso i passaporti non sono più rilasciati con validità di 5 anni rinnovabili, ma con validità direttamente per 10 anni”. Il ritocco alla normativa riguarda anche le sanzioni per chi lascia il Paese senza un passaporto valido: nella legge erano ancora previste le multe in Lire, quindi ora sono adeguate all’Euro.

Novità per i minori
Altre modifiche riguardano i minori. Si autorizzano infatti i consolati ad emettere dichiarazioni di viaggio per i minori nei casi in cui i Paesi esteri dove i minori debbano viaggiare richiedano questo tipo di atti. Oppure, si impone a chi smarrisce o subisce il furto del passaporto all’estero di fare denuncia anche alle autorità di polizia del Paese dove si trova, per evitare abusi e consentire che ci sia segnalazione del furto anche nei sistemi dello Stato estero dove avviene il furto. In tutto questo, è importante che i cittadini sappiano che sono in notevole aumentano le carte d’identità valide per l’espatrio (anche verso Paesi extra-Ue) grazie a nuovi accordi bilaterali. Un’altra possibilità da sfruttare.