
L’Europa non abbassa la testa di fronte alla sfida commerciale lanciata dagli Stati Uniti. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha preso posizione con fermezza davanti alla plenaria del Parlamento europeo, rispedendo al mittente le accuse di Washington e lasciando intendere che Bruxelles è pronta a reagire con “contromisure molto decise“.
La sfida dei dazi: l’Europa si prepara alla risposta
L’annuncio di nuove tariffe doganali da parte dell’amministrazione Trump, tornata alla Casa Bianca con un’agenda fortemente protezionistica, ha scosso i mercati e irritato i partner europei. “Tanti europei si sentono profondamente scoraggiati dagli annunci provenienti dagli Stati Uniti” ha dichiarato von der Leyen, sottolineando che “l’Europa non ha iniziato questo scontro”.
Ma se il principio è la difesa del libero scambio, l’Unione non starà a guardare: “Non vogliamo necessariamente vendicarci, ma abbiamo un piano forte per farlo se necessario”, ha avvertito la leader della Commissione. Un messaggio diretto a Washington e un avvertimento chiaro: Bruxelles non esclude ritorsioni economiche per difendere le imprese europee.
L’appello all’unità e le critiche al mercato interno
Nel dibattito sulle misure di risposta, si inserisce anche la voce di Mario Draghi, che ha puntato il dito contro le fragilità interne dell’Unione. Secondo l’ex presidente della BCE, “le elevate barriere interne sono molto più dannose per la crescita di qualsiasi dazio”. Un’accusa che trova eco nelle parole di von der Leyen, la quale ha riconosciuto i limiti attuali del mercato unico: “Ci sono troppi ostacoli, dobbiamo tornare allo spirito originario dell’integrazione europea”.

Il richiamo è rivolto ai governi nazionali, spesso restii ad armonizzare normative e procedure. “Dev’essere più facile per le imprese vendere lo stesso prodotto in tutti gli Stati membri, senza doverlo etichettare ventisette volte. Dev’essere più semplice per i professionisti lavorare oltre confine e per le aziende tecnologiche lanciare nuovi servizi in tutta Europa”, ha spiegato la presidente della Commissione.
Cimmino (Confindustria): “L’Europa faccia valere il suo peso economico”
A sostenere la linea di Bruxelles è anche Confindustria, che chiede compattezza alle istituzioni europee. “L’Europa deve restare unita e far valere il suo mercato”, ha dichiarato Francesco Cimmino, sottolineando che il Vecchio Continente possiede la forza economica per negoziare da una posizione di vantaggio.
L’Unione Europea si trova ora a un bivio: cercare una soluzione diplomatica con gli Stati Uniti o adottare misure di ritorsione che potrebbero innescare una guerra commerciale su larga scala. Quel che è certo è che Bruxelles non resterà a guardare.