
Un banale diverbio per questioni di traffico si è trasformato in un dramma a Partinico, nel Palermitano. Gioacchino Vaccaro, un uomo di 63 anni, è morto dopo una lite con Leonardo e Antonino Failla, due fratelli del posto, ora accusati di omicidio preterintenzionale.
L’episodio è avvenuto domenica scorsa e ha avuto origine da un’accesa discussione per una presunta manovra lenta in strada. A seguito dello scontro verbale, la situazione è degenerata in una colluttazione violenta.
La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile di Palermo, Vaccaro era in auto con la moglie e il figlio. Alla guida c’era la donna, che sarebbe stata rimproverata da uno dei Failla per procedere troppo lentamente. La critica ha scatenato un alterco tra i due nuclei familiari, al quale si è presto aggiunto l’altro fratello Failla.
La lite è presto degenerata in uno scontro fisico tra i due fratelli, Vaccaro e suo figlio. Dopo la rissa, il 63enne è rientrato a casa, ma poche ore dopo ha accusato un malore improvviso e ha deciso di recarsi in ospedale. Purtroppo, poco dopo l’arrivo al pronto soccorso, è deceduto.
Le indagini e i provvedimenti giudiziari
Sul caso è stata disposta un’autopsia, che dovrà stabilire se la morte sia stata provocata da un’emorragia interna causata dai colpi ricevuti durante la colluttazione.
I fratelli Failla, dopo essersi resi conto della gravità della situazione, si sono consegnati spontaneamente alle forze dell’ordine. Dopo l’interrogatorio, il giudice ha convalidato i fermi, disponendo però gli arresti domiciliari per entrambi.
Le indagini continuano per chiarire la dinamica esatta dell’aggressione e stabilire le eventuali responsabilità. Un episodio che scuote la comunità locale e che solleva ancora una volta il problema della violenza legata a futili motivi.