
Il governo italiano si mobilita dopo l’annuncio del presidente statunitense Donald Trump sull’introduzione di dazi del 20% sui beni importati dall’Unione Europea. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di annullare tutti gli impegni in agenda, per concentrarsi pienamente sulla gestione della crisi e sulle azioni da intraprendere per proteggere le produzioni italiane. Lo rende noto Palazzo Chigi, che ribadisce come la soluzione negoziale con gli Usa resti l’opzione prioritaria per il governo.
Subito dopo l’annuncio di Washington, Meloni ha dichiarato: “Non si escludono, se necessarie, risposte adeguate per difendere le nostre produzioni”, mettendo in chiaro che l’Italia è pronta a reagire.
Reazioni istituzionali: “Dialogo e schiena dritta”
Dalle più alte cariche dello Stato arriva una posizione netta. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito le nuove tariffe commerciali imposte dagli Stati Uniti “un errore profondo”, e ha auspicato una risposta compatta, serena e determinata dell’Unione europea.
Sulla stessa linea il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha sintetizzato la posizione dell’Italia con un appello al “dialogo e schiena dritta a difesa del sistema produttivo italiano”. Tajani ha anche sollecitato una risposta comune a livello europeo.
L’opposizione all’attacco: “Una catastrofe annunciata”
Durissimi i commenti da parte dell’opposizione. Debora Serracchiani (Pd) ha accusato il governo di sottovalutazione: “I dazi di Trump colpiranno tutti, mettendo in crisi il commercio internazionale. Chi, nella destra di governo, li riteneva un’opportunità, dovrebbe confrontarsi con il mondo reale e parlare con le imprese”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Chiara Appendino, vicepresidente del Movimento 5 Stelle: “È una catastrofe per il tessuto produttivo italiano, una catastrofe annunciata. Trump sta solo mantenendo le promesse fatte in campagna elettorale. Il vero punto è: che cosa ha fatto Giorgia Meloni in questi mesi per tutelare le nostre imprese?”.
Appendino ha anche ricordato le precedenti dichiarazioni di Matteo Salvini, che aveva ipotizzato i dazi come un’opportunità, dichiarazioni che oggi, secondo l’opposizione, suonano come una pericolosa leggerezza politica.
Lo scenario
Con l’Unione Europea chiamata a dare una risposta coesa e strategica, e un governo italiano in piena allerta, si profila uno scontro commerciale con conseguenze potenzialmente pesanti sull’export e sul made in Italy, in particolare nei settori agroalimentare, moda e automotive. Le prossime ore saranno decisive per capire se prevarrà il dialogo diplomatico o la rappresaglia economica.