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Sinner, l’ex preparatore vuota il sacco: “Vi racconto la verità sul caso Clostebol”

Pubblicato: 03/04/2025 12:45

Umberto Ferrara, ex preparatore atletico di Jannik Sinner, ha finalmente deciso di parlare per dire la dua verità sul caso Clostebol. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Ferrara ha chiarito la sua posizione, sottolineando che la recente sentenza del Tribunale Indipendente ha ribadito la sua innocenza. “Era giusto aspettare il pronunciamento degli organi competenti”, ha affermato, spiegando come la vicenda abbia gravemente danneggiato la sua reputazione personale e professionale.

La contaminazione involontaria di Sinner

Ferrara aveva portato negli Stati Uniti lo spray per una sua patologia cronica, con prescrizione medica. L’ex preparatore ha sempre custodito il prodotto con attenzione. Purtroppo, lo spray contenente Clostebol è stato utilizzato dal fisioterapista Giacomo Naldi per curare una ferita. Trattando Sinner senza guanti, Naldi ha contaminato accidentalmente il tennista. Ferrara ha spiegato che aveva informato il suo collega, avvertendolo di non far mai entrare il medicinale in contatto con Sinner.

“Non ho mai consegnato lo spray a Naldi”, ha precisato Ferrara. “Gli ho solo suggerito di usarlo per un taglio che non cicatrizzava, ma ho chiarito non doveva assolutamente entrare in contatto con Jannik”. Dopo la positività di Sinner, Ferrara ha immediatamente ricostruito i passaggi, fornendo anche le prove dell’acquisto dello spray.

L’importanza della sentenza e la riflessione su scelte passate

Nonostante l’impatto devastante sulla sua immagine, Ferrara ha apprezzato la decisione dell’Itia, che ha confermato l’assenza di colpe da parte del suo entourage. “Le dichiarazioni dell’Itia sono state equilibrate, e sono grato per la consulenza legale approfondita che ha portato a questa conclusione”.

Guardando indietro, Ferrara ammette che, con il senno di poi, avrebbe fatto delle scelte diverse: “Non rifarei le stesse cose. Non mi fiderei così degli altri“. La cosa che più lo ha ferito, tuttavia, è stata la superficialità con cui è stata trattata la sua posizione.

Riguardo a Sinner, Ferrara ha lodato la sua maturità: “Jannik ha una maturità incredibile. Lavorare con lui è stato stimolante e gratificante”. Oggi, Ferrara segue Matteo Berrettini, e non è sorpreso dalle critiche ricevute per questa nuova collaborazione. “Le critiche arrivano da chi ha trattato superficialmente la vicenda“.

Il sostegno dell’ambiente del tennis

Infine, Ferrara ha ringraziato il sostegno ricevuto dall’ambiente del tennis, che gli ha fornito un supporto fondamentale in un periodo difficile. “Ho sentito la vicinanza di molti allenatori, giocatori e manager. La stima dell’ambiente è stata davvero una medicina preziosa”.

“In diverse occasioni mi sono sentito demonizzato“, ha concluso Ferrara, “e anche molto. In molti hanno attaccato la mia persona, riportando fatti in modo superficiale e ignorando la sentenza che ha chiarito le dinamiche e le responsabilità“.

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