
Si è spento a 67 anni uno degli idoli più veraci della Sampdoria degli anni Settanta. Roberto Romei, per tutti semplicemente Picchia, è morto nella sua città natale, Genova, lasciando un ricordo indelebile tra i tifosi blucerchiati. Terzino granitico e combattivo, ha indossato la maglia della Samp 49 volte, segnando 4 gol, diventando beniamino della gradinata Sud.
Un esordio in Serie A contro la Fiorentina
Nato il 1º settembre 1957, cresciuto nel settore giovanile doriano, Romei fece il suo esordio in Serie A il 18 maggio 1975, nella sfida interna contro la Fiorentina. Era l’ultima giornata del campionato 1974-75 e quella partita segnò l’inizio della sua carriera tra i professionisti. Dopo una stagione da spettatore, fu ceduto in prestito a Alessandria (Serie C) e poi alla Pistoiese (Serie B).
Due stagioni in blucerchiato tra i cadetti
Il ritorno a Genova coincise con un periodo difficile per la squadra, retrocessa in Serie B. Romei restò altre due stagioni, 1978-79 e 1979-80, tra le più grigie della storia doriana, con un nono e un settimo posto. Ma lui, sempre grintoso e fedele alla maglia, non fece mai mancare il proprio contributo.
Una carriera tra B, C e D
Nell’estate del 1980 si trasferì al Pescara, con cui giocò due stagioni in Serie B. Seguì un lungo percorso nelle serie minori, con le maglie di Savona e Imperia, dove concluse la carriera sfiorando la promozione in Serie C2. In totale, Romei ha collezionato 104 presenze e 4 reti in Serie B.
Una vita legata a Genova
Terminata la carriera calcistica, Roberto Romei non ha mai lasciato Genova, dove aveva avviato un’attività commerciale nel settore dell’idraulica. Il suo ricordo resterà vivo nel cuore dei tifosi blucerchiati, che ne hanno sempre ammirato il cuore, la tenacia e quell’attaccamento viscerale ai colori della Sampdoria.