È di almeno 14 morti, tra cui 6 bambini, e oltre 50 feriti il bilancio dell’attacco missilistico russo che ha colpito oggi la città di Kryvyi Rih, nel centro dell’Ucraina. A denunciarlo è stato il presidente Volodymyr Zelensky, che su Telegram ha condannato duramente l’azione militare. Zelensky ha sottolineato che la Russia non ha alcuna intenzione di fermare il conflitto e ha dichiarato: “La Russia non vuole un cessate il fuoco, vuole solo la guerra. L’America, l’Europa e tutti gli altri nel mondo hanno abbastanza capacità per costringerla ad abbandonare il terrore. Questo bisogna garantirlo: la pace è necessaria”.
Dialogo diplomatico tra Vaticano e Russia
Nella stessa giornata, si è svolto un colloquio telefonico tra monsignor Paul R. Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Come riferito dalla Sala stampa della Santa Sede, il confronto ha riguardato il quadro generale della politica internazionale, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina e ad alcune iniziative per fermare le ostilità.
Trump: “Putin e Zelensky pronti a un accordo”
Sul fronte internazionale, interviene anche l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo cui Putin e Zelensky sarebbero pronti a trovare un’intesa per mettere fine al conflitto. Ma Zelensky frena e chiarisce che un eventuale cessate il fuoco “non significa la fine della guerra”, anzi – precisa – “apre la porta alla vera diplomazia”.
L’attacco di oggi arriva mentre i tentativi di mediazione sembrano intensificarsi, ma la violenza sul campo continua a minare ogni speranza concreta di tregua immediata.
