
Si è inginocchiata sulla pedana e ha rifiutato di competere contro la sua avversaria, sostenendo che fosse una transgender. È accaduto il 30 marzo durante un torneo regionale organizzato dalla Federazione della scherma USA presso l’Università del Maryland.
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La protesta di Stephanie Turner e la squalifica
Protagonista della vicenda è la schermitrice Stephanie Turner, che per il suo gesto è stata squalificata dal torneo. “A una schermitrice non è consentito rifiutarsi di combattere contro un’altra atleta regolarmente iscritta per nessun motivo”, ha dichiarato USA Fencing in un comunicato diffuso all’Associated Press.

Turner ha ribadito la sua posizione in un’intervista a Fox News, affermando: “Ho detto loro che mi rifiutavo di tirare di scherma perché questa persona è un uomo, e io sono una donna, e questo è un torneo femminile e mi rifiuto di tirare di scherma per principio” Un video online mostra Turner inginocchiata in segno di protesta prima dell’incontro. Un ufficiale di gara le ha mostrato un cartellino nero, sancendo così la sua squalifica dal resto della competizione.
Il regolamento federale e la posizione di USA Fencing
L’identità dell’avversaria non è stata resa nota e non è stato confermato ufficialmente che fosse una atleta transgender. Tuttavia, la Federazione della scherma statunitense ha chiarito che la partecipazione delle atlete transgender è regolata da precise norme federali. “In base a queste regole, il rifiuto di competere comporta la squalifica e le sanzioni corrispondenti. Questa politica esiste per mantenere standard di competizione leale e preservare l’integrità dello sport”, ha spiegato USA Fencing.
“Sono una donna, lui è un uomo e questo è un torneo femminile. E non tirerò di scherma contro questa persona”
— Francesca Totolo (@fratotolo2) April 4, 2025
Università del Maryland, la schermitrice Stephanie Turner si è rifiutata di gareggiare contro il trans Redmond Sullivan, a costo della squalifica. pic.twitter.com/TEEPk1yhck
L’organizzazione ha adottato la sua attuale politica sugli atleti transgender e non binari nel 2023 e ha ribadito che la squalifica di Turner si applica esclusivamente al torneo del 30 marzo. “Sappiamo che il dibattito sull’equità e l’inclusione nella partecipazione transgender nello sport è in continua evoluzione”, si legge nella nota. “USA Fencing continuerà a privilegiare l’inclusione e si impegna a modificare le proprie regole alla luce di ricerche aggiornate o di eventuali cambiamenti nel più ampio movimento olimpico e paralimpico”.