
Nella tarda serata di ieri, è stato scarcerato Bojan Panic, il ragazzo di 19 anni accusato dell’omicidio del padre Simeun, avvenuto nella notte tra il 3 e il 4 aprile a Mezzolombardo, nel Trentino settentrionale. Bojan, studente all’istituto tecnico industriale ‘Galilei’ di Bolzano, ha ucciso il padre con un coltello, apparentemente per difendere la madre, Milka, vittima di un ennesimo maltrattamento.
Durante l’interrogatorio con la pm Patrizia Foiera, il giovane ha confessato l’omicidio, rivelando di aver compreso la gravità di quanto accaduto solo al momento dell’arrivo dei carabinieri. Bojan ha spiegato che “non ne poteva più” della violenza subita dalla madre. Il suo racconto è stato ritenuto attendibile, anche grazie alla conferma di Milka e di altri familiari, che hanno attestato l’aggressività del padre nei confronti della donna.
La Procura di Trento, dopo aver esaminato la situazione, ha ritenuto che non vi fossero esigenze cautelari tali da giustificare la sua permanenza in carcere e ha disposto la scarcerazione di Bojan. Attualmente, il ragazzo si trova con la madre e il fratello minore (che era presente durante l’omicidio) a casa di alcuni parenti.
Questo drammatico episodio getta luce su un contesto di violenza familiare e sulle complesse dinamiche che possono portare a gesti estremi di difesa. La vicenda resta al centro delle indagini, mentre le autorità cercano di fare chiarezza sulle circostanze che hanno portato a questa tragedia familiare.