
Bangkok – Un gesto estremo e disperato, dettato dall’amore e dal coraggio. Durante il violento terremoto che ha colpito la capitale thailandese lo scorso 28 marzo, un uomo si è reso protagonista di un atto che ha dell’incredibile.
Kwon Young Jun, un cittadino sudcoreano di 32 anni, si trovava al 52° piano di un grattacielo per la consueta sessione di ginnastica quando la terra ha cominciato a tremare. Il sisma, di forte intensità, ha causato il crollo del ponte sospeso che collegava l’edificio in cui si trovava all’immobile adiacente. In quell’altro palazzo si trovavano la moglie e la figlia dell’uomo.
Resosi conto dell’impossibilità di raggiungerle per vie ordinarie, Kwon Young Jun non ha esitato: si è lanciato tra le macerie sospese nel vuoto, affrontando un salto di quasi duecento metri d’altezza, pur di raggiungere i suoi cari. Il volo tra le strutture danneggiate è stato ripreso da alcuni passanti attoniti, che hanno assistito alla scena convinti di assistere a una tragedia.
E invece, miracolosamente illeso, l’uomo è riuscito a raggiungere la moglie e la figlia, guidandole fuori dall’edificio pericolante e mettendole così in salvo.
Un’azione che ha già fatto il giro del mondo, simbolo di determinazione e coraggio, in una giornata segnata dal panico e dalla distruzione.