Si sarebbe rifiutato di unirsi ad alcuni compagni violenti e, per questo, è diventato un bersaglio. È successo a Catanzaro, dove un ragazzo minorenne è stato accoltellato da un gruppo di coetanei all’uscita di un istituto scolastico. Un episodio gravissimo su cui ora sta indagando la polizia.
A raccontare i fatti è il padre della vittima, che ha sporto denuncia dopo essere stato contattato direttamente dal figlio: «Mi ha chiamato mentre stava accadendo tutto. Ho subito avvisato le forze dell’ordine». Il giovane, secondo quanto riferito, è riuscito a divincolarsi utilizzando uno spray al peperoncino, ma l’aggressione non si sarebbe fermata lì. Stando a quanto riportato, anche alcuni genitori dei ragazzi coinvolti lo avrebbero colpito.
Un aspetto che rende l’accaduto ancora più inquietante è l’indifferenza di chi era presente. «C’erano persone che hanno visto tutto, ma non sono intervenute», ha spiegato il padre nella denuncia, sottolineando la passività degli adulti che avrebbero potuto evitare il peggio.
La dinamica lascia emergere un contesto preoccupante, dove il rifiuto della violenza viene punito con altra violenza, anche organizzata e codarda. Il ragazzo, infatti, sarebbe stato atteso fuori dalla scuola e accerchiato prima di essere colpito.
Adesso, la comunità si interroga e attende l’esito delle indagini. Un episodio che riaccende l’attenzione sul tema della violenza tra minori e sul ruolo delle famiglie e delle istituzioni scolastiche. In tutto questo, resta la testimonianza dolorosa di un padre che ha avuto il coraggio di denunciare e di chiedere giustizia per suo figlio.