
Chamonix, Alta Savoia – Due escursionisti, un italiano e un francese, hanno perso la vita in due distinti ma ravvicinati incidenti avvenuti sabato sul massiccio del Monte Bianco, nel cuore dell’Alta Savoia. Le vittime sono precipitate in due crepacci, lungo itinerari fuori pista noti per la loro bellezza ma anche per la pericolosità.
Il primo incidente ha coinvolto un cittadino francese di circa 30 anni, deceduto mentre stava sciando in direzione delle Dômes de Miage, nel territorio di Contamines-Montjoie, lungo il Col des Dômes. Secondo quanto riferito dalla gendarmeria d’alta montagna di Chamonix, l’uomo è precipitato in un crepaccio: i soccorritori sono intervenuti tempestivamente, ma per lui non c’è stato nulla da fare.
Circa un’ora dopo, sul versante francese della Vallée Blanche, è avvenuto il secondo dramma. A perdere la vita un italiano di 40 anni, originario del Trentino-Alto Adige e socio del Club alpino italiano. L’uomo stava affrontando una discesa in fuoripista con un gruppo di una ventina di escursionisti, quando è precipitato in un crepaccio, morendo sul colpo.
Entrambi i casi sono stati gestiti dal Peloton de gendarmerie de haute montagne (Pghm) di Chamonix, che ha portato avanti le complesse operazioni di recupero con l’ausilio di elicotteri.
Intanto, si aggrava il bilancio di un’altra giornata tragica sulle Alpi. Nella zona del SuperG, uno sciatore di 18 anni ha perso la vita dopo un volo di circa 70 metri. Secondo una prima ricostruzione fornita dai servizi di emergenza, il giovane sarebbe passato sopra un ponte di neve che ha improvvisamente ceduto. È precipitato per circa 30 metri in una fenditura del ghiacciaio. Anche in questo caso, il pronto intervento in elicottero non è bastato a salvarlo: i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Tre vite spezzate in poche ore richiamano, ancora una volta, i rischi estremi dell’alta montagna, dove anche la più piccola distrazione o il minimo imprevisto possono rivelarsi fatali.