
La posizione dei genitori di Mark Antony Samson, il giovane accusato del delitto di Ilaria Sula, si fa sempre più delicata. Nors Mazlapan e il marito Rik potrebbero presto essere indagati per concorso in omicidio e occultamento di cadavere. Il rapporto teso tra la madre di Mark e la ragazza è ora sotto esame. «Non volevo che Mark la portasse sempre a casa. Temevo lo distraesse dallo studio», avrebbe confidato Nors, lasciando trapelare un certo risentimento nei confronti di Ilaria, spesso ospite nell’appartamento della famiglia nel quartiere Africano.
Secondo la ricostruzione, il delitto sarebbe avvenuto tra il 25 e il 26 marzo proprio nell’abitazione condivisa. Nonostante l’ammissione parziale del figlio, restano molte contraddizioni. La madre avrebbe detto: «Dormivo, non mi sono accorta di nulla. Il giorno dopo sono uscita». Una versione che non convince gli inquirenti, anche alla luce del fatto che entrambi i genitori erano in casa quella notte. «Sapevamo che Ilaria era lì», hanno dichiarato, sebbene il padre in un primo momento abbia sostenuto di essere uscito per poi tornare il giorno seguente.
Ad aumentare i sospetti, il fatto che il corpo della vittima sia stato avvolto in un sacco, inserito in un trolley e caricato su un’auto senza che nessuno se ne accorgesse. Tutto questo mentre i genitori dormivano nella stanza accanto. «Non abbiamo sentito alcun rumore, nessun lamento», hanno sostenuto. Una frase che trova riscontro anche nei vicini, che dicono di non aver udito nulla di anomalo.
Nel frattempo, il legame teso tra la madre e Ilaria viene valutato con attenzione. Più che semplici diverbi, pare esserci stata una gelosia materna o motivi culturali dietro la freddezza mostrata verso la ragazza. Dettagli che, per gli investigatori, potrebbero essere cruciali per chiarire il ruolo effettivo dei genitori nelle ore in cui la tragedia ha avuto luogo.