
Un grave incidente ha colpito Tonino Fundoni, noto come l’inventore del gozzo planante, un’imbarcazione che ha segnato la storia della nautica olbiese. Nella notte, un incendio ha devastato il suo cantiere nautico situato a Rudalza, frazione di Porto Rotondo, provocando danni stimati in svariati milioni di euro. La notizia è stata confermata da una serie di accertamenti che, purtroppo, hanno rivelato un’agghiacciante verità: il rogo è stato di natura dolosa.
Un attentato criminale
Secondo quanto emerso dalle indagini preliminari, sono stati rinvenuti diversi inneschi che trasformano quello che sembrava inizialmente un incidente in un vero e proprio attentato. L’incendio ha distrutto completamente la struttura del cantiere, riducendo in cenere un’imponente varietà di materiali e mezzi nautici.
Danni ingenti: yacht, gommoni e macchinari distrutti
Tra gli oggetti danneggiati, un yacht di circa venti metri, che sembrava pronto per la consegna, è andato completamente distrutto, così come gommoni, barche in vetroresina, e numerosi veicoli, tra cui camion e gru. Il danno non si limita solo agli oggetti e alle imbarcazioni: tutti i macchinari e il materiale presente nel cantiere sono andati perduti. La struttura portante del capannone non ha retto e si è ceduta a causa delle fiamme, rendendo i danni irrimediabili.
Verifica sul posto e indagini in corso
Tonino Fundoni, raggiunto il suo cantiere questa mattina, ha effettuato una prima verifica sul posto. L’area appare completamente compromessa. Le indagini sono ora affidate ai Carabinieri del Reparto territoriale di Olbia e della Stazione di Porto Rotondo, che stanno cercando di fare chiarezza sulle cause di questo grave atto criminoso.
Il cantiere di Fundoni, uno dei punti di riferimento per la nautica locale, rappresentava un’importante realtà nel panorama economico e storico della zona. L’incendio ha lasciato una ferita profonda nella comunità olbiese e solleva interrogativi inquietanti sul possibile movente dietro questo attacco.