
Stefano Argentino, reo confesso del femminicidio di Sara Campanella, ha dichiarato di essere “molto, molto provato”. La sua descrizione del suo stato d’animo trova riscontro in quanto affermato dalla madre, Daniela Santoro, che racconta come il figlio, dopo aver commesso l’omicidio, le abbia confidato di voler togliersi la vita. La testimonianza di Stefano Andolina, uno dei legali di Argentino, conferma che il ragazzo, da quattro giorni in carcere, rifiuta cibo e acqua, e mantiene la sua volontà di farla finita. “Sta male, insiste nel voler morire”, ha dichiarato l’avvocato a Adnkronos.
La disperazione della madre
La madre di Argentino, Daniela Santoro, ha raccontato la telefonata che ha ricevuto dal figlio subito dopo il delitto. Durante la conversazione, il giovane le ha confessato di sentirsi un fallito e incapace di provare emozioni. La donna, sconvolta, ha cercato di capire il motivo del gesto, ma il figlio non ha fornito spiegazioni immediatamente. In quella stessa telefonata, Argentino le ha comunicato l’intenzione di suicidarsi. La madre, preoccupata, ha deciso di partire subito da Noto per raggiungere Messina, dove si trovava il figlio, e cercare di fermarlo. Durante il tragitto, lo ha mantenuto al telefono, pregando che non compisse il gesto.
L’ipotesi di complicità della madre
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con precisione i momenti che hanno seguito il delitto. A suscitare dubbi è il ruolo della madre di Argentino: le autorità avevano già ipotizzato che Daniela Santoro potesse aver contribuito a nascondere il figlio, per aiutarlo a fuggire. La donna, però, ha sempre sostenuto di essere intervenuta solo per cercare di salvargli la vita. Gli investigatori ora stanno cercando di chiarire quanto accaduto nelle sei ore che separano il femminicidio dalla cattura del ragazzo.
Il tentativo di fuga e la ricerca dell’arma del delitto
Il femminicidio di Sara Campanella è avvenuto alle 17.15. Stefano Argentino è stato arrestato solo dopo le 23, dopo aver tentato di fuggire con l’arma del delitto. Durante la sua fuga, il giovane avrebbe chiesto aiuto a qualcuno per allontanarsi dal luogo dell’omicidio. Inizialmente