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Missili su Kiev, si alza in volo l’aviazione polacca: tensione alle porte della Nato

Pubblicato: 06/04/2025 08:31

Kiev è tornata sotto attacco nelle prime ore di oggi. Un bombardamento missilistico russo ha colpito la capitale ucraina provocando almeno tre feriti e diversi incendi in edifici non residenziali. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Vitali Klitschko, otto automobili sono state danneggiate e squadre di paramedici sono intervenute nei quartieri colpiti, mentre l’aeronautica ucraina confermava che alcuni missili avevano attraversato la regione settentrionale di Chernihiv. L’allarme alla popolazione è stato secco: “Restate nei rifugi”.

Ma è la reazione polacca ad aver segnato una nuova svolta nell’equilibrio regionale. A seguito dell’intensa attività dell’aviazione a lungo raggio della Federazione Russa, che ha colpito anche obiettivi nell’Ucraina occidentale, l’aeronautica polacca è entrata in azione. Secondo quanto riferito dal Comando operativo delle forze armate, velivoli da combattimento polacchi e di altri Paesi alleati della NATO si sono alzati in volo, mentre le batterie di difesa aerea terrestri sono state poste in stato di massima allerta. L’attivazione è avvenuta direttamente sullo spazio aereo nazionale, una risposta coordinata che dimostra quanto la Polonia sia ormai il fulcro della deterrenza alle frontiere orientali dell’Alleanza Atlantica.

La mossa militare di Varsavia non è solo una precauzione tecnica: rappresenta un messaggio politico chiaro. I missili lanciati verso l’Ucraina occidentale si sono avvicinati a meno di 150 chilometri dai confini polacchi. In uno scenario dove ogni errore di traiettoria può innescare una crisi internazionale, la prontezza dell’aviazione polacca diventa un elemento cruciale di contenimento.

Il nuovo attacco a Kiev segue di soli due giorni la strage di Kryvyi Rih, città natale del presidente Volodymyr Zelensky, dove un missile russo ha ucciso 18 civili, tra cui nove bambini. La reazione di Zelensky è stata durissima, soprattutto verso l’ambasciata americana, colpevole — secondo il presidente — di non aver attribuito chiaramente la responsabilità alla Russia. In un post ha pubblicamente nominato uno a uno i piccoli uccisi, dai 3 ai 17 anni, e ha definito la risposta statunitense “spiacevolmente sorprendente” per la sua debolezza.

Sul piano internazionale, mentre Donald Trump prosegue la sua pressione per un cessate il fuoco parziale, i cieli dell’Europa orientale raccontano un’altra verità: il conflitto non rallenta e le forze NATO sono costrette a rimanere pronte, non solo nei documenti ma nei cieli. La Polonia, con i suoi caccia già in volo e le difese attivate, si conferma la prima linea della sicurezza occidentale.

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