Vai al contenuto

Donna trovata morta nel fiume in Italia: la terribile scoperta degli investigatori

Pubblicato: 07/04/2025 22:05

Un tragico ritrovamento ha scosso la comunità di Alzano Lombardo (Bergamo), in Valle Seriana, dove domenica mattina, intorno alle 10, è stato scoperto il corpo senza vita di una donna di 44 anni, di origine marocchina, lungo il greto del fiume Serio. Le indagini sono in corso, ma gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulle cause della morte. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, mentre l’autopsia, inizialmente prevista per mercoledì, è stata anticipata a oggi pomeriggio.

Una situazione complessa

Il sostituto procuratore Giulia Angeleri, incaricato del caso, ha dichiarato: «La situazione è più complicata del previsto, ci siamo presi del tempo per valutare», senza entrare nei dettagli. Secondo quanto emerso, il corpo sembrerebbe essere rimasto nel luogo del ritrovamento, sotto il cavalcavia di una strada provinciale, per almeno 48 ore. Sebbene la donna vivesse fuori dalla provincia di Bergamo, alcuni dei suoi parenti risiedevano nella zona. Le forze dell’ordine hanno definito la donna come una persona con un passato complicato. I carabinieri, inizialmente, avevano dichiarato che sul corpo non erano stati trovati segni di morte violenta.

I dubbi e le indagini

Nonostante ciò, sono emerse alcune escoriazioni sul corpo, la cui origine resta da chiarire. Si spera che l’autopsia, che si sta svolgendo presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, possa fornire risposte più precise. La donna indossava solo la biancheria intima e una canottiera. Il fatto che il corpo sia stato ritrovato sui sassi del greto e non nell’acqua, sotto un ponte, ha fatto subito pensare anche a un possibile gesto estremo. Tuttavia, se così fosse, rimane il mistero del perché la donna avesse deciso di compiere un atto del genere indossando solo abbigliamento intimo.

Inoltre, se fosse stata coinvolta qualcun altro, resta da chiarire il motivo per cui il corpo sia stato abbandonato in un punto difficilmente accessibile. Questi interrogativi sono al centro delle indagini condotte dai carabinieri di Bergamo e dalla Procura di Bergamo, che continuano a lavorare per fare luce sulla vicenda.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure