
I mercati asiatici crollano all’apertura delle contrattazioni, travolti dalla nuova ondata di dazi imposti dagli Stati Uniti. L’iniziativa del presidente Donald Trump, che ha colpito con tariffe aggressive diversi partner commerciali, ha generato una reazione immediata e drammatica sui listini orientali. Le Borse di Tokyo, Taipei, Hong Kong, Shanghai e Singapore registrano perdite pesantissime, in molti casi superiori all’8-9%, mentre il prezzo del petrolio precipita sotto i 60 dollari. A Tokyo, l’indice Nikkei perde oltre il 7%, mentre a Taipei e Hong Kong i cali sfiorano il 10%, coinvolgendo i principali colossi tecnologici. L’India apre con un -3% e valuta una risposta politica ed economica alla mossa americana. Taiwan, invece, sceglie la via del dialogo, escludendo contromisure. Gli investitori globali reagiscono con crescente preoccupazione, temendo una spirale protezionista in grado di soffocare la crescita globale.
A poche ore dall’apertura dei mercati Trump trionfa e parla di “medicina che funziona”, mentre dall’Europa e dalla Cina si levano dichiarazioni di furia e protesta. Musk, in contemporanea, parla dell’eventualità di, un giorno, avere zero dazi.
12.35 – Musk va contromano e attacca il ministero dell’economia Usa
Elon Musk, i cui affari sono stati profondamente colpiti, ha parlato in contromano rispetto a Trump chiedendo “una zona di libero scambio fra Stati Uniti ed Unione europea”.
Musk ha anche lasciato un commento piccato sotto il video di un’intervista alla Cnn del consigliere commerciale in difesa delle nuove gabelle, postato da una utente: «Aver preso un dottorato in economia ad Harvard può essere una cosa negativa. Porta a problemi mentali di egocentrismo».
12.30 – I Ceo della Silicon Valley protestano: titoli in crollo
La giornalista Kara Wisher ha riportato che “Le mie fonti mi descrivono una passerella di importanti ceo di Silicon Valley e Wall Street, a Mar-a-Lago per leggergli il loro Riot Act. Le loro donazioni milionarie a Trump si sono trasformate in perdite miliardarie”.
11.45 – Berlino: “Calcolo sbagliato, quello che ha detto Musk? Segno di paura, è ridicolo”
ministro per l’Economia tedesco Robert Habeck ha parlato a margine del Consiglio Ue: “Il calcolo che ha fatto Donald Trump su surplus e dazi è sbagliato. Dal mio punto di vista è assurdo. E’ errata perfino la base filosofica di questo calcolo. Io dico ai partner europei, siamo uniti. Ho letto cosa ha detto Elon Musk in merito all’auspicio che in futuro non ci siano dazi tra Usa e Ue, penso che sia un segno di debolezza e forse di paura. Se ha qualcosa da dire, dovrebbe andare dal suo presidente. E’ ridicolo”.
11.02 – Trump: “A volte servono le medicine per capire”
Trump accoglie come un trionfo il crollo dei mercati: “A volte bisogna prendere delle medicine per risolvere qualcosa”. Ha anche aggiunto che i partner commerciali “si stanno sedendo al tavolo”.
10.01- Cina, “Usa bulli e protezionisti”
Ha parlato Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri cinese, e si è espresso con parole durissime nei confronti del presidente americano: “Gli Stati Uniti bulli e protezionisti” vogliono ottenere “l’egemonia in nome della reciprocità” attraverso la campagna di massicci dazi voluta da Donald Trump. A denunciarlo è la Cina, secondo cui “gli Stati Uniti sacrificano gli interessi legittimi di altri Paesi per servire i propri interessi egoistici e anteponendo le priorità americane alle regole internazionali”. “Questo è un tipico caso di unilateralismo, protezionismo e bullismo economico”.
09.00 – Milano apre in negativo
Paura anche in Italia: Milano apre bassissima, alcuni titoli non aprono affatto. Ftse Mib a -1,37.
07.45 – In America crollano i futures
I future a Wall Street viaggiano in deciso calo: i mercati sono spaventati dall’escalation della guerra commerciale innescata dal presidente Usa Donald Trump. I future sul Dow Jones perdono il 2,44%, quelli sullo S&P 500 il 3,20% e quelli sul Nasdaq il 4,20%.
06:40 – India apre in calo, Nifty giù del 3%
Prosegue la reazione negativa dei mercati asiatici dopo i nuovi dazi imposti da Donald Trump. A Mumbai, il principale indice azionario indiano, Nifty, segna un calo del 3% all’avvio delle contrattazioni. Il governo indiano ha annunciato che sta valutando sia le implicazioni che le opportunità legate alla stretta commerciale americana, che ha portato all’introduzione di una tariffa fissa del 26% sulle importazioni da Nuova Delhi.
05:42 – Taiwan non risponde con controdazi, apre a più beni Usa
Taipei ha escluso l’adozione di tariffe di ritorsione in risposta al dazio del 32% annunciato dagli Stati Uniti. Il presidente William Lai, in un messaggio video diffuso domenica, ha illustrato un piano in cinque punti, tra cui la creazione di una squadra negoziale e l’aumento degli acquisti di prodotti americani, per limitare lo squilibrio commerciale. Lai ha riconosciuto il “significativo impatto” della misura sull’economia, ma ha chiesto fiducia nei “solidi fondamentali” del Paese.
05:36 – Crollo del petrolio a New York: sotto i 60 dollari
Sul fronte delle materie prime, il petrolio WTI scende sotto la soglia psicologica dei 60 dollari al barile, toccando 59,97 e perdendo il 3,26%. È la prima volta che accade dall’aprile 2021, in un clima di crescente incertezza sui mercati.
05:22 – L’Australia apre in profondo rosso: -6%
Tonfo per l’indice S&P/ASX 200 a Sydney, che registra un calo del 6% in apertura, con le principali società australiane travolte dall’ondata ribassista. Il movimento segue le perdite già evidenziate nella settimana precedente.
05:21 – Hong Kong, Hang Seng crolla di oltre il 9%. Giù Alibaba e Tencent
Giornata nera anche per la Borsa di Hong Kong, che apre in forte calo: l’indice Hang Seng perde 2.119,76 punti, pari al 9,28%. I titoli bancari e tecnologici guidano le perdite: HSBC affonda del 15,85%, mentre Alibaba e Tencent cedono rispettivamente il 9,72% e il 7,43%.
05:20 – Singapore segue il trend: -8,58% in avvio
L’indice Straits Times brucia 328,20 punti, pari a un crollo dell’8,58%, allineandosi al tracollo delle piazze asiatiche. Gli operatori reagiscono con timore all’escalation dei dazi annunciata da Washington.
05:19 – Cina in rosso: Shanghai -4,46%, Shenzhen -6,04%
Le Borse della Cina continentale aprono con forti perdite: lo Shanghai Composite lascia sul terreno il 4,46%, mentre il listino di Shenzhen arretra del 6,04%, sotto il peso delle incertezze sul futuro delle esportazioni verso gli Stati Uniti.
05:18 – Taiwan in caduta libera: -9,8% all’apertura
Crollo anche a Taipei, dove l’indice Taiex perde il 9,8% al suono della campanella d’avvio. La brusca discesa segue la decisione di Trump di alzare i dazi, provocando una massiccia fuga dagli asset più esposti agli scambi con gli Stati Uniti.
05:16 – Tokyo sprofonda: Nikkei -7,44%, Topix -8,14%
Apertura disastrosa per la Borsa di Tokyo. Il Nikkei si attesta a 31.255 punti, in calo del 7,44%, mentre il Topix segna un crollo dell’8,14%. Sul fronte valutario, lo yen si rafforza ai massimi da sei mesi contro il dollaro, scambiando a 145,50, mentre sull’euro tocca quota 159,40.